Brexit: la settimana della moda uomo come ponte tra Milano e Londra

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In Gran Bretagna ha vinto il partito della Brexit e il divorzio dall’Europa si fa sempre più vicino, ma nel mondo della moda si sta già pensando a una soluzione per evitare un taglio netto tra il continente e l’isola. La risposta passa per Milano, attraverso una collaborazione che mette in luce, oltre ai grandi stilisti italiani, giovani designer esordienti britannici offrendo loro una vetrina d’eccezione: la settimana della moda uomo. La promozione e l’internazionalizzazione di Milano e dell’Italia come polo non solo produttivo, ma anche propulsore di moda, parte dalle sfilate fall/winter 2020-21 che andranno in scena dal 10 al 14 gennaio.

“La moda crea ponti, sinergie, idee di collaborazione win-win per tutti – spiega Carlo Capasa, presidente della Camera nazionale della moda durante la conferenza stampa di presentazione che si è tenuta a Palazzo Reale – Diamo la possibilità a giovani designer inglesi di confrontarsi con la realtà italiana. Assumiamo anche noi questa energia molto forte e giovane. Bisogna fare sistema al di là delle frontiere”.

Carlo Capasa (Foto ANSA/GIUSEPPE LAMI)

Un rapporto, quello nato tra la Camera nazionale della moda e il British Fashion Council, che può essere un antidoto alla Brexit anche alla luce dei risultati del commercio nel settore: “Chiudiamo il 2019 con un +0,3 per cento – continua Capasa – La Brexit potrà portare difficoltà nel nostro sistema di import e di export, anche se i traffici sono saliti. La cosa importante è che vogliamo dare un messaggio politico e sociale. La moda è per la condivisione e può facilitare i cambiamenti anche con un’influenza maggiore rispetto alle istituzioni”.

Nei quattro giorni milanesi dedicati alla moda uomo, verranno presentate settantasette collezioni, le sfilate saranno ventisei, mentre delle quarantasei presentazioni in programma, quindici avverranno nell’ambito del ‘London Show Room’. Una novità inserita nello Spazio Savona 56, con lo scopo di fare da contenitore di talenti: dieci designer italiani e cinque inglesi. La presentazione alla stampa e ai buyer con una preview sarà sabato 11 gennaio alle ore 12, mentre inaugurerà ufficialmente la sera stessa con un cocktail alle 19.

Dsquared2 aprirà le danze il 10 gennaio, data che segna anche il venticinquesimo anniversario del brand. A Gucci, che torna a presentare l’uomo e a sfilare all’ombra della Madonnina, il compito di chiudere la settimana dedicata alla moda uomo. In passerella N.21, Prada, Iceberg, Msgm e Salvatore Ferragamo. Tra le new entry, Marco De Vincenzo, che sfila per la prima volta a Milano dopo l’esordio fiorentino dello scorso anno.
Alexander McQueen e Stella McCartney presenteranno le loro collezioni nell’ambito della MMU 2020/2021, regalando un ulteriore spaccato di internazionalizzazione. A questi si unisce la sfilata di A-COLD- WALL, il vincitore del concorso indetto dal British Fashion Council e da GQ che si terrà nella cornice del Palaghiaccio il 13 gennaio.