Nasce Brera|z, magazine frutto della collaborazione fra Equita, investment bank indipendente italiana, e il ‘sistema Brera’ – composto da Accademia di Belle Arti di Brera, Pinacoteca di Brera, Osservatorio astronomico, Orto botanico, Biblioteca Braidense, Archivio Ricordi e Istituto Lombardo di scienze e lettere. Il progetto è realizzato con il contributo di Editoriale Domus.
Brera|z, spiega un comunicato, mira ad essere uno strumento di informazione, narrazione e critica, che trimestralmente esplora le gallerie di arte contemporanea, le architetture e le mostre del panorama cittadino, oltre a intervistare i protagonisti del momento. La rivista è un mezzo nuovo per guardare Milano ed è pensata per accompagnare gli appassionati di arte e cultura, sia italiani che stranieri, grazie alla traduzione integrale in inglese.
Nel primo numero: James Bradburne, direttore della Pinacoteca di Brera, gli artisti Liliana Moro, formatasi all’Accademia e protagonista del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2019, e Gabriele Di Matteo. All’interno anche un approfondimento sul tema della formazione nelle humanities, un’incursione all’interno dell’Orto Botanico e un saggio dedicato a spiegare ‘perché i marziani sono nati a Milano’. E poi recensioni e consigli utili anche in tema cibo con le soste suggerite dal Cucchiaio d’Argento.
Equita ed Editoriale Domus non sono estranei ad iniziative simili: nel 2018, avevano realizzato, per Accademia di Belle Arti di Brera, la pubblicazione ‘Accademia Aperta’, dedicata alla mostra di fine anno accademico, aperta alla città.

“Il magazine Brera|z è un piccolo, grande evento perché cambia una condizione di vuoto che esisteva fino a oggi nei confronti di una delle più significative realtà culturali europee – commenta Walter Mariotti, direttore editoriale di Domus e di Brera|z – Dire Brera significa dire molte cose oggi, ma significa soprattutto parlare di uno dei ventricoli del cuore di Milano”.
Andrea Vismara, amministratore delegato Equita: “Siamo fermamente convinti che anche Milano meriti, nello spirito delle grandi capitali europee, uno strumento di narrazione che promuova contenuti culturali interessanti e unici, e al tempo stesso che sia utile per avere una panoramica sui principali eventi della città”.
“Da quando sono direttore della Pinacoteca il mio scopo è stato quello di rimettere Brera al centro della città, secondo una visione che voleva riportare i cittadini a vivere il loro più importante museo – dichiara James Bradburne, direttore Pinacoteca di Brera e della Biblioteca Braidense – Dopo quattro anni di grande lavoro, Brera e la sua Pinacoteca sono di nuovo al centro della città e mi auguro che questo sentimento possa crescere e Brera diventare sempre più crogiuolo dell’identità cittadina, un’espressione dei valori di tolleranza, apertura e civiltà”.
Maria Cristina Galli, vicedirettore dell’Accademia di Brera: “Un nuovo magazine è prima di tutto un atto di coraggio in questo tempo così difficile per quel segmento di lettura che chiamiamo cartaceo. E anche di orgoglio e di impegno per noi di Brera – che partecipiamo a questa avventura culturale – perché la voce di Brera|z non rifletta e comunichi soltanto la pluralità degli eventi, ma sappia aprire nuovi percorsi alla riflessione ed al confronto culturale”.