Fca-Psa, via libera dai board alla fusione: nasce quarto costruttore al mondo. Elkann presidente e Tavares ceo

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Arriva il via libera all’alleanza dai board di Psa e di Fca. Parte così il processo di fusione che vale 50 miliardi e che porterà alla nascita del quarto costruttore mondiale, il terzo in base al fatturato, con vendite annuali di 8,7 milioni di veicoli e ricavi congiunti di quasi 170 miliardi di euro.

Il perfezionamento dell’aggregazione tra i gruppi è previsto in 12-15 mesi, “soggetto alle consuete condizioni di closing, tra cui le approvazioni degli azionisti delle due società nelle rispettive assemblee straordinarie e il soddisfacimento dei requisiti antitrust e altri requisiti normativi”, come hanno spiegato le due società in una nota. Le sinergie annuali a breve termine sono stimate intorno ai 3,7 miliardi di euro, ma non porteranno alla chiusura di stabilimenti.
Il nuovo gruppo avrà una presenza geografica molto più bilanciata, con il 46% dei ricavi generati in Europa e il 43% in Nord America, sulla base dell’aggregazione dei dati 2018 delle due società.

La nuova società sarà paritetica 50% Fca e 50% Psa, avrà sede in Olanda e sarà quotata a Milano, Parigi e Wall Street. Da definire il ruolo dei cinesi di Dongfeng che nelle scorse settimane hanno paventato la possibilità di uscire dall’azionariato di Psa.

Nella foto (Ansa), John Elkann e Carlos Tavares

 

Le sedi operative saranno a Torino, Parigi e Auburn Hills. Alla guida del gruppo ci saranno Carlos Tavares, amministratore delegato di Psa, nel ruolo di ceo e John Elkann, presidente. Il consiglio di amministrazione  avrà 11 membri, con una maggioranza di consiglieri indipendenti, con gli azionisti di lunga data (Exor, famiglia Peugeot, Stato francese) che avranno una rappresentanza nel consiglio. Nel board siederanno cinque rappresentanti dei soci Psa e cinque dei soci Fca, mentre l’undicesimo consigliere sarà Tavares che avrà un mandato iniziale di 5 anni. Al perfezionamento dell’operazione il Consiglio includerà due membri in rappresentanza dei lavoratori di FCA e di Groupe PSA.
“Mike Manley resterà nel gruppo con un ruolo esecutivo”, ha detto Tavares durante la conference call con gli analisti, a proposito della posizione che ricoprirà l’ad di Fca.

Il nuovo gruppo che nascerà dalla fusione tra Fca e Psa avrà “team, competenze, risorse e dimensioni in grado di cogliere con successo le opportunità offerte da questa nuova era della mobilità sostenibile”. Insieme le due società avranno “una robusta base per promuovere e stimolare ulteriormente l’innovazione e determinare lo sviluppo di competenze all’avanguardia nel campo dei veicoli alimentati a energie alternative, della mobilità sostenibile, e della guida autonoma e connessa”.

“E’ un momento storico”:, il commendo di Tavares sull’accordo tra le due case automobilistiche. Parlando ai giornalisti insieme a Michael Manley, il numero uno di Psa ha insistito sull'”importanza di questa decisione”. Ora “andiamo avanti”, con “umiltà passione ed entusiasmo” per affrontare le sfide del futuro”

“Questa è l’unione di due società con marchi incredibili e persone appassionate e competenti”, così Mike Manley, amministratore delegato di Fca.
Resta da capire il nome quale sarà il nome che assumerà la nuova entità. Una questione che secondo i due manager non è “delicata”, ma “soltanto interessante”.

“Nella vita di ogni grande azienda e delle sue persone, alcuni eventi sono immediatamente riconoscibili come pietre miliari destinate a entrare nella storia. Per Fca, l’accordo che abbiamo appena siglato con Groupe Psa è uno di questi”. Così il presidente John Elkann in una lettera ai dipendenti. “Siamo all’inizio di un percorso entusiasmante che sta reinventando l’automobile e i prossimi anni saranno cruciali per rimodellare il nostro settore attorno a tre pilastri: veicoli alimentati a energie alternative, guida autonoma e connettività”.