Quando sarà passato l’emergenza da Coronavirus “penso che andrà fatto un investimento significato per il rilancio di Milano. Adesso non è tempo ma sto già dicendo ai protagonisti della città, da Giorgio Armani al giovane rapper” di prepararsi. Lo ha detto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, nel corso di un’intervista a Corriere Tv.
“L’ho spiegato anche ai creativi di stare pronti perché dobbiamo trovare una formula che va al di là di quel video che è girato in questi giorni”, ha aggiunto. “Servirà fare una cosa che vada indirizzata al mondo”.
A Milano “bisogna credere che le nostre qualità, per cui siamo noti, si può andare in crisi temporaneamente. Ma nel mondo vorranno sempre questo cose che ci sono a Milano e non altrove. Servirà del tempo ma tutti ritorneranno a chiedere di essere parte di questa Milano”, ha spiegato ancora il primo cittadino del capoluogo lombardo.

“Senza apertura al mondo Milano si affloscia”, ha rimarcato. “Non penso a Milano come città stato ma come città mondo, in quanto inserita in un sistema mondiale che trae benefici dalla sua reputazione”.
“Uno dei modi per uscirne” dal coronavirus e dalle sue conseguenze, “sarà riflettere sul tema della transizione ambientale, oggi la riflessone è azzerata. Il punto è non perdere l’idea della nostra dimensione: che vive l’idea di essere inserita nel circuito mondiale. L’anno scorso abbiamo avuto 10 mln e passa di turisti, quest’anno quanti saranno, 5 o 4 milioni. Ma se non torniamo a vivere di questa dimensione aperta non ce la facciamo”.
Secondo Sala il ritorno alla normalità per Milano “potrebbe arrivare in un paio di mesi”, come è avvenuto per la Cina. Intanto bisogna pensare a “come ripartire” e per ora bisogna “tenere botta”. “Questo è un momento molto difficile, per trovarne uno così dobbiamo guardare agli Anni di piombo. Ma so che contando sulle risorse di questa città ripartiremo”.
Sala ha rinnovato l’invito alle aziende a sperimentare lo smart working, definendolo “non una concessione ma una opportunità” e ha parlato anche delle sue richieste al Governo. “Credo che debba fare alcune cose e glielo sto chiedendo: come estendere quello che hanno immaginato” in termini di aiuti economici “per la zona rossa alla zona gialla”, ha spiegato, citando come esempio i 500 euro al mese agli autonomi. “Credo che si debba e si possa fare per il nostro territorio. Poi una cassa integrazione in deroga anche per chi è sotto i 15 dipendenti, per le misure sui tributi siamo insieme al governo e credo che il minimo sia rinviare il pagamento tributi, ma per due mesi o tre mesi”, ha spiegato ancora il sindaco.