Nel 2021 la tv via Internet supererà per la prima volta il digitale terrestre

Condividi

Notizie e approfondimenti quotidiani sul digitale a cura di Reputation Manager, la società di riferimento in Italia per l’analisi, la gestione e la costruzione della reputazione online.

 

Nel 2021 la tv via Internet supererà il digitale terrestre. Il Report tv realizzato dall’Area studi Mediobanca descrive un panorama in grande cambiamento in Italia e in Europa, dove gli operatori privati americani, con in testa Sky e Netflix, realizzano oltre il 50% del fatturato (quasi 4 miliardi contro i 3,4 di Mediaset). Oggi la tv via Internet pesa il 43%, ma tra un anno – secondo gli esperti – avrà superato il digitale terrestre e raggiunto il 55% dei telespettatori.  In Italia il giro d’affari del comparto radiotelevisivo, stando ai dati del 2018, è di 9 miliardi di euro, in crescita dell’I,7% rispetto al 2017

Hacker, un attacco ogni 5 ore. Nel 2019 gli attacchi informatici gravi di cui si è venuti a conoscenza sono stati 1.670 in tutto il mondo, il 7,6% più dell’anno precedente: uno ogni 5 ore in media. Tra 2016 e 2019 – evidenziano i ricercatori dell’Associazione italiana per la sicurezza informaticail tasso di crescita è più che raddoppiato rispetto al triennio precedente.

Stop alle fiere? Arriva il buyer virtuale. I produttori di vino di quattro regioni italiane – Piemonte, Toscana, Marche e Sicilia – sono pronti a incontrare in modalità virtuale i buyer giapponesi e continuare a fare affari con loro. Il progetto pilota nasce da una collaborazione tra Cia – Agricoltori italiani e la Japan Italy Economic Federation, che ha messo a disposizione una piattaforma in cui far incontrare virtualmente produttori e acquirenti.

18App, 500 euro per la cultura. Si sono aperte ieri le iscrizioni a «18App», l’iniziativa del Governo che dal 2016 mette a disposizione dei neo diciottenni un bonus da 500 euro da spendere in prodotti culturali. Dalla prima edizione i ragazzi che hanno usufruito del Bonus cultura sono stati oltre 1,2 milioni.

Rivoluzione Pornhub. Il sito web da 42 miliardi di visite nell’ultimo anno ha cominciato ad accogliere contenuti non porno che siano stati censurati altrove. «Vogliamo essere considerati come una piattaforma che gli artisti e i creatori possano usare», ha spiegato Alex Klein, direttore del marchio.