Il ‘caso Carlo Verdelli’, direttore del quotidiano La Repubblica sotto scorta dopo le ripetute minacce di morte ricevute da ‘gruppi nazisti’, è stato inserito sulla piattaforma per la protezione dei giornalisti creata dal Consiglio d’Europa. Questo implica che le autorità italiane dovranno rendere conto dell’inchiesta condotta per identificare e processare gli autori delle minacce.
“Il caso Verdelli è un’ulteriore prova dell’aumento dei crimini contro i giornalisti commessi dagli estremisti” ha scritto in un tweet il portavoce del Consiglio d’Europa, Daniel Holtgen.
More evidence that extremist #hatecrimes against #journalists are on the rise: Council of Europe alerted to death threat against @repubblica
Chief Editor @CarloVerdelli https://t.co/v56RKrOmHK @EFJEUROPE— Daniel Holtgen (@CoESpokesperson) March 25, 2020
Le minacce al direttore di Repubblica sono state classificate sulla piattaforma di ‘livello 1’ cioè tra “le violazioni più gravi e dannose alla libertà di stampa”, e seguono di qualche giorno l’apertura del fascicolo sulle minacce fatte dalla camorra “il 6 marzo a Gennaro Del Giudice, direttore di Cronaca flegrea, notiziario online”. Queste ultime sono state catalogate come di ‘livello 2’ cioè come “atti di intimidazione”.