Le mascherine non arrivano in farmacia? In Veneto, pensando alle comunità in cui sono radicati uno stampatore e un quotidiano hanno deciso di fare da sé. Lo stampatore è Fabio Franceschi,
presidente di Grafica Veneta, azienda leader in Europa nella stampa di libri (tra cui la saga di Harry Potter), che nelle scorse settimane ha prodotto e donato 4 milioni di mascherine alla Regione Veneto. Il quotidiano è Il Mattino di Padova, diretto da Paolo Possamai, che ha promosso l’iniziativa di allegare (gratis, è ovvio) un pacchetto di 5 mascherine al quotidiano di sabato 4 aprile e agli altri quotidiani veneti di Gedi: La Nuova di Venezia e Mestre, La Tribuna di Treviso e il Corriere delle Alpi. “In tutto 250mila mascherine sulle quattro province di riferimento delle nostre testate”, spiega Possamai, precisando: “Non sono un prodotto medicale ma, come ha spiegato il presidente della società, hanno una capacità di filtraggio del 98%. L’obiettivo è mettere a disposizione delle diverse comunità le mascherine per l’uso quotidiano, facendo in modo che le forniture di quelle chirurgiche possano essere concentrate nelle strutture sanitarie”.
Fabio Franceschi – convinto che le mascherine siano necessarie per ridurre il contagio “e scongiurare la bomba delle ospedalizzazioni di massa” – ha anche fatto appello alle altre imprese per realizzare assieme 200 milioni di mascherine. “Non c’è tempo da perdere. In questo modo potremmo raggiungere l’80% degli italiani”, ha detto. “Noi non vogliamo fare business con le mascherine. Farle con i nostri macchinari è come utilizzare un caterpillar per spostare uno spillo. È antieconomico. Ma un’impresa che ha avuto tanto da questo territorio è giusto che restituisca qualcosa alla sua gente. La cosa a cui tengo è lasciare traccia del fatto che durante questa guerra Grafica Veneta c’era ed è stata in prima linea”.