Dal 22 febbraio, quando inizia ufficialmente l’emergenza in Italia, alla fine del mese, è un crescendo di notizie sulla diffusione del coronavirus e sulle misure prese per contrastarlo, seguite con sempre maggiore attenzione e apprensione dai cittadini. L’aumento impetuoso della domanda di informazione – che si accentuerà ancor più nelle settimane successive – trova un riscontro puntuale nei dati Audiweb di febbraio: quasi tutti i brand di informazione in senso stretto (quelli della categoria ‘Current events & Global news’ di Nielsen, vale a dire agenzie di stampa, quotidiani, telegiornali, eccetera) vedono crescere a due cifre gli utenti unici nel giorno medio rispetto a gennaio.
Nella prima parte del mese danno una spinta all’audience appuntamenti di grande richiamo come il Festival di Sanremo e la notte degli Oscar, eventi imprevisti come il deragliamento del treno sulla Milano-Salerno il 6 febbraio e le solite infuocate vicende politiche, come il processo all’ex ministro dell’Interno Salvini per il caso Open Arms.
Tra i siti che crescono di più in febbraio spiccano le agenzie di informazione: l’Agi raddoppia i suoi utenti unici rispetto al mese precedente; l’Ansa cresce del 46%, dopo che a gennaio era già aumentata del 43%. In forte crescita, salvo qualche eccezione, anche l’audience dei quotidiani: +33% per Corriere della Sera e Repubblica, +26% per Il Fatto Quotidiano, La Stampa e il Sole 24 Ore. Lo stesso vale per i siti dei telegiornali (RaiNews +37%, TgCom24 +26%) e per molti giornali nativi digitali, come Notizie.it (+36%), QuiFinanza (+27%), Fanpage (+21%), TPI (+18%), Huffington Post (+14%) e Business Insider (+13%).
Ottimo exploit anche per diversi quotidiani locali, come la Gazzetta del Mezzogiorno, cresciuta dell’84% malgrado la difficile situazione della società editrice, il Corriere dell’Umbria (+51%), il Nuovo Quotidiano di Puglia (+34%), Il Centro (+32%), Il Mattino (+28%), la Nuova Sardegna (+28%) e le testate locali del Gruppo Gedi (+26%).
Nel complesso, sui cento brand della nostra classifica, 61 sono in crescita e 30 in calo. I restanti nove non erano rilevati in gennaio. Otto – vale a dire Meteoweek, CheDonna.it, Ricetta Sprint, iNews24.it, Amore a quattro zampe, Calciomercato.it, NewNotizie e youmovies.it – fanno parte del network di Web365, che comprende anche Tuttomotoriweb.com, Interlive.it, Milanlive.it, Juvelive.it, CMWCalciomercatoweb, CMNews, Che Cucino, CalcioToday.it, Automotori News, CheNews.it, ViaggiNews.com. Il nono è DDay.it, magazine online sulle tecnologie edito da Scripta Manent, in concessione a Rcs Pubblicità. È uscito dalla rilevazione il sito della rivista Glamour, che Condé Nast ha deciso di chiudere.
Invariati rispetto a gennaio i primi tre classificati: la Repubblica (4 milioni 545mila utenti unici complessivi), il Corriere della Sera (4 milioni 381mila) e TgCom24 (3 milioni 116mila). Il Messaggero guadagna una posizione e sale al quarto posto, malgrado il leggero calo della sua audience organica (-2%). Upday, l’app di news di Axel Springer per i cellulari Samsung, scende al quinto posto (-6%). La Gazzetta dello Sport, Il Fatto Quotidiano e Fanpage si confermano rispettivamente in sesta, settima e ottava posizione. Chiudono la top ten La Stampa e l’Ansa che salgono entrambi tre gradini, piazzandosi in nona e decima posizione.
Ricordiamo che la classifica è stilata in base all’audience complessiva dei brand, compresi i siti aggregati, che possono essere dello stesso gruppo editoriale o di editori terzi e in questo caso sono definiti TAL (Traffic assignment letter), ovvero accordi di trasferimento del traffico. Le variazioni percentuali rispetto al mese precedente (ultima colonna della tabella) sono calcolate, invece, in base all’audience organica, vale a dire l’audience propria del brand, escluse le TAL.
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