Mondadori ha chiuso il primo trimestre con un risultato dell’attività in continuità pari a -19,1 mln euro, a fronte di -7,9 mln dello stesso periodo del 2019, anche per l’impatto netto di 5,2 milioni di euro dell’adeguamento al valore di mercato delle azioni in portafoglio di Reworld Media.
I ricavi, spiega una nota, sono di 135,3 milioni (-18,9% a/a), l’Ebitda adj è di -3,1 mln (+1,7 mln in 2019) e l’Ebit è di -14 mln (-7,2 mln in 2019). Il risultato netto del Gruppo si è attestato a -19,1 milioni di euro(-3,5 milioni in 2019). La posizione finanziaria netta ante IFRS 16 è pari a -96,9 milioni di euro, in significativo miglioramento del 46% circa rispetto ai -179,3 milioni del 31 marzo 2019, per effetto della cessione di Mondadori France (62,8 milioni di euro) nonché della generazione di cassa ordinaria delle attività in continuità registrata negli ultimi 12 mesi, pari a 45,8 milioni di euro rispetto a 48,5 del 31 dicembre 2019. La posizione finanziaria netta IFRS 16 è pari a -193,9 milioni di euro e include l’impatto IFRS 16 di -97 milioni di euro.

“Dopo i primi due mesi di attività in linea con le attese, il mese di marzo è stato influenzato dagli effetti dell’emergenza sanitaria Covid-19, caratterizzando l’andamento del primo trimestre”, spiega Mondadori, secondo la quale “il contesto di visibilità ancora incerto in relazione ai diversi scenari macroeconomici e di settore, non consente allo stato attuale di formulare una nuova e affidabile guidance” per l’intero 2020.
Secondo la casa editrice di Segrate “la situazione finanziaria e le prospettive di medio termine del Gruppo, nonostante il significativo stress a cui l’intero sistema economico mondiale risulta esposto in questo specifico frangente storico, consentono di mantenere un atteggiamento positivo rispetto alle evoluzioni future, sia pur in un quadro economico parzialmente ed inevitabilmente influenzato per il 2020”.
Per mitigare gli effetti derivanti dalla situazione congiunturale, il Gruppo ha comunicato anche di aver implementato misure per ridurre i costi e selezionare gli investimenti, e si è preparato alla ripresa, prevedendo standard di sicurezza adeguati e coerenti con le indicazioni normative.
Il Gruppo ha altresì avviato un’analisi dei modelli di organizzazione e dei processi per valorizzare le esperienze attuali e renderle funzionali a conseguire benefici permanenti in termini di efficienza di alcune soluzioni adottate e programmate (es. digitalizzazione, informatizzazione e attività in smart working in primis).