Continuano i sequestri di siti e canali Telegram con copie piratate di giornali e riviste. Questa volta ad intervenire è stato il Pool Reati Informatici della Procura di Roma, sotto la guida del procuratore aggiunto Racanelli e del Pubblico Ministero Fede, e del Nucleo Speciale Tutela Privacy e Frodi tecnologiche della Guarda di Finanza, al comando del Colonnello Reccia, con il blocco di 28 portali e 8 canali Telegram su cui circolavano copie di testate italiane e straniere.
“Siamo molto soddisfatti per l’azione”, è stato il commento del presidente Fieg, Andrea Riffeser Monti. “Si tratta, dopo quello ottenuto dalla procura di Bari, di un ulteriore importante risultato nel contrasto alla pirateria digitale che, come denunciato dalla Fieg, ha visto un consistente incremento anche a causa dell’attuale emergenza sanitaria”.

(Foto ANSA/MASSIMO PERCOSSI)
Il provvedimento è stato adottato dopo un’indagine avviata ad inizio 2020 e che ha condotto all’ordine indirizzato ai provider nazionali di inibire l’accesso mediante oscuramento dei siti incriminati e alla identificazione, tuttora in corso, dei gestori dei siti web e dei canali Telegram.
“Auspichiamo che, grazie al lavoro coordinato degli inquirenti e all’impegno profuso dagli organi di polizia giudiziaria, si individuino tempestivamente le responsabilità, anche individuali, degli illeciti e gli strumenti tecnici e giuridici più efficaci per evitare la reiterazione di un fenomeno che incide significativamente sulla sostenibilità del settore editoriale e sul pluralismo dell’informazione”.