E’ morto a 94 anni nella sua casa romana Arrigo Levi, giornalista, scrittore, conduttore televisivo. Nato a Modena il 17 luglio 1926, Levi negli anni ’60 è stato il primo giornalista professionista a condurre il tg: prima le notizie venivano lette da uno speaker. Tra i tanti incarichi prestigiosi è stato direttore de La Stampa ed editorialista del Corriere della sera; è stato anche stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano.

Le tappe della sua carriera riassunte in una scheda Agi:
Il giornalista e scrittore Arrigo Levi, morto oggi all’età di 94 anni, apparteneva a una famiglia della Comunità ebraica di Modena. Costretto nel 1942 a trasferirsi con i genitori in Argentina per sfuggire alle persecuzioni delle leggi razziali, si è avvicinato al giornalismo a Buenos Aires collaborando al giornale “L’Italia libera” del Partito d’Azione.
Tornato con la famiglia in Italia subito dopo la guerra, Levi si è laureato in Filosofia e ha lavorato all'”Unità Democratica”, giornale diretto da Guglielmo Zucconi. Trasferitosi in Israele si è arruolato volontario nelle brigate del Negev e ha partecipato alla prima guerra arabo-israeliana, scrivendo corrispondenze dal conflitto per i quotidiani Libertà e Gazzetta di Modena, nonché per la rivista socialista Critica Sociale diretta da Ugo Guido Mondolfo.
Di nuovo in Italia, si è trasferito a Londra, dove ha lavorato al programma “Radio Londra” presso la BBC. Poi è stato corrispondente del quotidiano torinese «Gazzetta del Popolo» e del quotidiano «Corriere d’Informazione», edizione pomeridiana del «Corriere della Sera». Nel 1960 si è trasferito a Mosca. Qui, fino al 1962, è stato corrispondente del Corriere della Sera e poi, fino al 1966, è stato corrispondente de Il Giorno.
Nel 1966 è passato alla Rai, dove ha condotto il telegiornale fino al 1968: una novità per l’epoca perchè prima le notizie venivano lette da uno speaker e non da un giornalista professionista. Dal 1969 Levi ha lavorato alla Stampa di Torino prima come inviato e poi come direttore. Dal 1979 al 1983 ha collaborato con il Times, curando la rubrica di problemi internazionali.
Nel 1988 è diventato capo editorialista del Corriere della sera e dal 1998 al 15 maggio 2013 è stato consigliere per le relazioni esterne del Quirinale, prima con Carlo Azeglio Ciampi e poi con Giorgio Napolitano.
Il nome di Levi è associato a tanti programmi curati per la Rai, come Tam Tam (1981), Punto sette e Punto sette, una vita. Ha lavorato anche per Canale 5, guidando il programma Tivù Tivù con Angelo Campanella (dal 1987 al 1988). In seguito è ritornato in Rai, con le trasmissioni I giorni dell’infanzia (1993), Emozioni Tv (1995) e Gli archivi del Cremlino (1997), della quale è stato anche autore. Nel 1999, su Raiuno, ha condotto C’era una volta la Russia.