Nel 2019 ogni settimana l’84% dei cittadini Ue ha guardato la tv per almeno 3 ore e mezza ogni giorno. E’ il dato che emerge dal report annuale sui trend dell’audience tv, realizzato dall’European Broadcasting Union, associazione che riunisce principalmente diversi operatori media pubblici e privati europei, ma nella quale sono inserite anche emittenti degli altri continenti.
Stando ai dati, la percentuale scende di circa 20 punti, al 64%, se si considera la fascia di spettatori più giovani , con un’età compresa tra i 15 e i 24 anni. In questo caso, il tempo giornaliero dedicato al piccolo schermo si abbassa a 1 ora e 33 minuti.

Concentrando l’attenzione sui servizi pubblici nei diversi paesi, secondo le stime, la Rai e le sue omologhe hanno raggiunto il 61% dei cittadini Ue ogni settimana, dato che scende al 36% tra i più giovani. Nel primo caso, l’ascolto del servizio pubblico equivale a una fetta di mercato del 24,5%, nel secondo del 16,9%. Ovvio l’aumento degli ascolti durante l’emergenza Covid, quando in molti si sono sintonizzati sui tg serali. Il numero di spettatori giornalieri è salito del 20%, con un picco al 44% tra i più giovani.
Tra i programmi offerti dai servizi pubblici il 26% riguardano le news, il 19% fiction o programmi di intrattenimento e il 16% trasmissioni culturali. Più staccate le trasmissioni per bambini e gli sport, entrambe all’8%.