Rai, Barachini: più gli spazi sul referendum in approfondimenti, tg e programmi per gli italiani all’estero

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La Rai “garantisca la massima attenzione” al referendum del 20-21 settembre, con “maggiori spazi informativi”, “nel rispetto dell’equilibrio e del contraddittorio fra i soggetti favorevoli o contrari alla consultazione”. E’ la richiesta che il presidente della Vigilanza, Alberto Barachini, rivolge ai vertici di Viale Mazzini. Pur apprezzando “l’impegno profuso dall’azienda nelle ultime settimane”, Barachini auspica che “tale maggiore spazio sia assicurato nei programmi di contenuto informativo e di approfondimento, nella programmazione destinata agli elettori all’estero, oltre ai notiziari e telegiornali”.

Alberto Barachini (Foto ANSA/RICCARDO ANTIMIANI)

“Con riferimento alla campagna per il referendum popolare confermativo indetto per i giorni 20 e 21 settembre 2020, desidero, in primo luogo, esprimere apprezzamento per l’impegno profuso dall’Azienda nelle ultime settimane, nell’ottica di fornire un’informazione obiettiva e corretta agli elettori”, scrive Barachini nella lettera indirizzata al presidente della Rai, Marcello Foa, e all’ad, Fabrizio Salini.
“In considerazione dell’approssimarsi della fase conclusiva della campagna referendaria, anche tenuto conto delle recenti deliberazioni nn. 387/20/CONS e 412/20/CONS adottate dall’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, nonché di quanto dichiarato il 6 agosto scorso dai presidenti delle Camere sull’importanza di un ampio dibattito pubblico – sottolinea ancora il presidente della Vigilanza – si rileva la necessità che la Rai, in ottemperanza di quanto previsto dalla delibera approvata dalla commissione che mi onoro di presiedere nella seduta del 22 luglio scorso, garantisca la massima attenzione alla materia oggetto del quesito, offrendo maggiori spazi informativi con una rappresentazione dei temi in discussione e delle rilevanti implicazioni che discendono dall’accoglimento di ciascuna delle due opzioni di voto, nel rispetto dell’equilibrio e del contraddittorio fra i soggetti favorevoli o contrari alla consultazione”.

Barachini reputa “auspicabile in particolare che tale maggiore spazio sia assicurato nei programmi di contenuto informativo e di approfondimento, nella programmazione destinata agli elettori all’estero, oltre ai notiziari e telegiornali diffusi dal servizio pubblico”.