Bufera tra il presidente del Napoli, Aurelio De Laurentiis, e Kiss Kiss, dal 2013 radio ufficiale del club partenopeo.
“Ho visto un comunicato da parte dei giornalisti di Radio Kiss Kiss Napoli, ma non hanno capito nulla. Le mie parole non erano contro di loro, ma contro gli editori. Spendo tanti soldi per fare indagini di mercato, certifichiamo 83 milioni di tifosi nel mondo occidentale e io devo avere la violenza di non mandare in onda nazionalmente il ritiro e le interviste? Perché mai? Se mi chiedi di fare un’intervista a Osimhen, uno che viaggia sulla bocca del mondo e che è stato preso per 80 milioni, perché lo devo dire solo alla Campania? Perché non posso parlare al tifoso del Napoli che vive a Milano o Bologna? Allora voi non potete essere da Napoli. Non potete essere la radio ufficiale del Napoli, ma di una squadra di Serie B“. Queste – riportate da Pianetazzurro.it – sono le pungenti dichiarazioni di Aurelio De Laurentiis, rilasciate nel corso di una conferenza stampa recentemente presieduta e indirizzate ai responsabili di Radio Kiss Kiss Napoli. Il presidente del club partenopeo ha attaccato la radio ufficiale della società campana, accusandola di non essere all’altezza di una società dal prestigio del Napoli.

Non si è fatta attendere una dura risposta dell’emittente guidata da Lucia Niespolo tramite una nota ufficiale secondo cui “il Presidente Aurelio De Laurentiis sembra avere le idee confuse e non perde occasione per manifestarle nella loro caoticità. Viste le dichiarazioni rese nella conferenza stampa del 04/09/2020 dal Presidente della S.S.C.N., con le quali, rincarando la dose rispetto ai già gravi vaneggiamenti del giorno precedente il sig. De Laurentiis giunge a definire i Sigg. Niespolo “non onesti, furbi e radio di serie B”, riservata ogni azione nelle competenti sedi giudiziarie, nessuna esclusa, si osserva quanto segue. Esistono contratti – a titolo (molto) oneroso – che legano il Calcio Napoli a Radio Kiss Kiss Napoli per la gestione delle interviste e delle radiocronache in ambito regionale e tali contratti vengono da anni puntualmente rispettati. Sembra invece che Aurelio De Laurentiis desideri (rectius ordini) di intervenire ad libitum sull’emittente nazionale Radio Kiss Kiss, come se avesse titolo a decidere o comandare in casa d’altri. Così non è.
Del resto, visto il tenore degli interventi del Presidente De Laurentiis, tanto non parrebbe nemmeno opportuno, né conveniente. Lo status di radio ufficiale non comporta che quest’ultima debba ritenersi a disposizione del sig. De Laurentiis che, sia detto per inciso, ha sicuramente la rappresentanza legale della società S.S.C.N., ma non può avere la pretesa di rappresentare né la città di Napoli, nè – a maggior ragione – i milioni di tifosi (nonché fedeli radioascoltatori) sparsi nel mondo che, peraltro, quotidianamente si informano delle vicende dei loro beniamini proprio dalle frequenze di Radio Kiss Kiss Napoli, via web o via streaming. Ancora più ambiguo, poi, risulta il passaggio nel quale Aurelio de Laurentiis, dopo aver precisato di “aver avvisato con le buone” annuncia di voler “accendere una radio web”, con ciò sottintendendo di voler autonomamente fare ciò che Radio Kiss Kiss Napoli fa da oltre un lustro. Ove questa fosse la decisione presente nella magmatica mente del signor De Laurentiis, se ne attenderanno le relative e conseguenziali decisioni. Del resto, Aurelio De Laurentiis gestisce le sue aziende come desidera; parimenti fa il presidente del C.d.A di Radio Kiss Kiss”.