Cdp scommette sul turismo. Nasce un fondo per sostegno e rilancio del settore con investimenti fino a 2 miliardi

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Cassa Depositi e Prestiti rafforza il suo impegno a sostegno del turismo, settore chiave per l’economia italiana, che rappresenta il 13% del Pil e il 15% dell’occupazione. Nasce il Fondo Nazionale del Turismo (FNT), iniziativa che, spiega una nota Cdp, “si inserisce nella più ampia strategia dell’ente a supporto del settore”, rafforzando la valorizzazione degli asset immobiliari, con particolare riferimento agli alberghi storici e iconici su tutto il territorio nazionale.

A essere mobilitati saranno fino a 2 miliardi di euro, a valere sulle risorse di Cdp, per un totale, si dettaglia, di 750 milioni di euro, e su ulteriori fondi di investitori terzi. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo contribuirà, attraverso un fondo istituito con il Decreto Rilancio, fino a 150 milioni di euro.

Quattro i pilastri su cui si articola il progetto: formazione (con l’offerta di percorsi “per la crescita qualitativa dell’ospitalità Made in Italy”); innovazione (con lo sviluppo di soluzioni e servizi con il Fondo Nazionale Innovazione); consolidamento dei gestori (con la creazione di campioni nazionali nella gestione di strutture alberghiere, anche attraverso la leva dell’equity) e la valorizzazione degli asset immobiliari (con acquisto e ammodernamento delle strutture alberghiere).
Il Fondo, si precisa, “potrà concedere agli attuali proprietari un diritto di riacquisto da esercitare in un arco di tempo congruo rispetto alle stime di ripresa del mercato ricettivo internazionale. Ove possibile, inoltre, si promuoverà il reinvestimento dei proventi della vendita nell’attività di gestione, sostenendo l’occupazione e il miglioramento degli standard qualitativi delle catene alberghiere del Paese”.

Il ministro Mibact Dario Franceschini e lad di Cdp Fabrizio Palermo

“Nasce oggi un potente strumento per sostenere lo sviluppo del settore turistico, uno degli assi portanti dell’economia nazionale al quale il Governo ha riservato attenzione sin dal principio dell’emergenza Covid”, ha commentato il ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, Dario Franceschini, citando le realtà a conduzione familiare e le piccole catene alberghiere “che costituiscono una delle caratteristiche originali del turismo nel nostro Paese” duramente colpite dal Covid.
Il Fondo, ha aggiunto, “è un’operazione che guarda al futuro, perché il turismo tornerà più forte di prima”. “Investire in cultura e turismo non è solo un dovere ma anche un’opportunità economica”.

“Il turismo rappresenta uno dei settori chiave per il Paese da un punto di vista economico e occupazionale. Il momento di forte difficoltà che sta vivendo può, tuttavia, rappresentare un’opportunità per accelerarne la transizione verso un’offerta più professionale, competitiva e innovativa”, il punto di vista dell’ad di Cassa Depositi e Prestiti Fabrizio Palermo.
“La nascita del Fondo”, ha spiegato, “rafforza ulteriormente la già consolidata capacità di intervento del Gruppo nel settore, favorendo la riqualificazione dei gioielli dell’ospitalità italiana e contribuendo così all’evoluzione del business model delle imprese turistico-alberghiere”.

Di un modo per rafforzare il ruolo dell’ente a tutela del patrimonio turistico e culturale nazionale, ha parlato il Presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Giovanni Gorno Tempini. “Si tratta di un impegno di lungo periodo, in linea con la propria natura di investitore paziente per la crescita sostenibile del Paese, che mette a disposizione la propria esperienza e capacità di fare sistema e sostenere lo sviluppo dei territori e la competitività del sistema ricettivo italiano”, ha detto. “Investire sul turismo, ha concluso, è una scommessa per il futuro dell’Italia”.