Sadoun ai dipendenti Publicis: “Torneremo in ufficio. Dallo smart working, abbiamo imparato tutto quello che c’era da imparare…”

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Un messaggio del ceo e chairman di Publicis Group, Arthur Sadoun – un video dagli uffici di Chicago – è stato recapitato oggi nella posta elettronica di tutti i dipendenti della multinazionale francese. Tema, l’assetto e le condizioni di lavoro dei mesi prossimi venturi. “Noi non saremo mai una ‘Zoom company’, ma neanche un’azienda con tutti i suoi dipendenti presenti al 100% in ufficio” ha spiegato Sadoun. Che in queste settimane ha sentito tutti i suoi riferimenti aziendali in giro per il mondo e si è fatto un’idea di quanto la situazione sia complessa e articolata. E difficile da gestire con un univoco sistema di regole. Almeno in questa fase. Sadoun ha affermato che fino a quando non ci sarà un vaccino, il personale dovrebbe essere libero di decidere cosa è giusto per loro e per la loro situazione, ei leader dovrebbero essere flessibili e mettere la sicurezza al primo posto a livello locale. Attualmente, i dipendenti di Publicis in Cina sono tornati in ufficio; in Europa la quota di rientri è del 20% e negli Stati Uniti solo del 3%. Nel video (https://www.youtube.com/watch?v=gCkBSCK6nLQ&feature=emb_logo) Sadoun sottolinea la differenza tra la sua azienda e Twitter o Netflix e, soprattutto, le posizioni dei rispettivi capi, con i vertici del social fautori del lavoro da casa e Red Hastings che invece considera negativa questa condizione.

“Quando la sicurezza sarà garantita i dipendenti lavoreranno primariamente in ufficio, ma l’home working e la piattaforma di intelligenza artificiale Publicis Marcel saranno parte integrante della nuova routine lavorativa quotidiana. Anche se abbiamo imparato a lavorare in modo efficace da remoto, abbiamo anche visto i suoi limiti. Abbiamo esaurito tutto ciò che il lavoro a distanza può insegnarci” ha rimarcato il manager. E ha quindi sottolineato: “I nostri uffici saranno ancora una volta il centro e il cuore pulsante della vita lavorativa. Siamo nel business delle persone, dove la collaborazione, le interazioni umane e le interazioni creative intelligenti sono fondamentali per ciò che facciamo e realizziamo”.