Da domani in edicola “David Bowie. Le storie dietro le canzoni”, Giunti Editore, di Paolo Maddeddu. Le pagine del libro raccontano i primi 12 anni della vita dell’artista. Seguirà un secondo volume con tutto il resto della produzione.
David Bowie è un personaggio immenso e ingombrante per la cultura rock, che copre sei decenni e vanta una discografia monumentale.
Orientarsi nel suo mondo, si legge in una nota stampa, non è semplice, serve un libro come questo, primo volume di due, perché per spiegare nel dettaglio le centinaia di canzoni del “Duca Bianco” e le sue molteplici mutazioni occorrono non meno di un migliaio di pagine. Qui si parte dagli anni ‘60, dall’imberbe Davey Jones che è ancora un personaggio in cerca di autore, e si arriva al 1976, dopo i tentativi nel mondo beat e folk, dopo le prove teatrali con il grande mimo Lindsay Kemp, dopo che David è diventato Ziggy Stardust, re della musica glam. Una straordinaria cavalcata nel “classic rock” scandita da canzoni epocali come “Space Oddity”, “Changes”, “Life On Mars?”, “Starman”, raccontando come è regola nella serie la genesi, la storia, la fortuna o sfortuna di tutte le canzoni, con aneddoti poco raccontati e, soprattutto, con le dichiarazioni del loquace egocentrico protagonista.