Usa 2020, Facebook pronta ad agire in caso di disordini al voto, con misure per controllare meglio post virali o pericolosi

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Mentre si avvicinano sempre di più le presidenziali americane, in programma il 3 novembre, Facebook si prepara a calmare eventuali ‘turbolenze’ social legate al voto con strumenti ideati per quelli che chiama Paesi “a rischio” e già utilizzati in passato, ad esempio in Sri Lanka e Myanmar.
Lo scrive il Wall Street Journal, secondo cui le misure di emergenza comprendono il rallentamento di contenuti virali, la riduzione della soglia per individuare post ritenuti pericolosi e la modifica del ‘news feed’ per cambiare i tipi di contenuti disponibili. Impiegati insieme, questi strumenti potrebbero alterare quello che milioni di americani vedono sulla piattaforma, diminuendo la loro esposizione al sensazionalismo, l’incitamento alla violenza e alla disinformazione.

Mark Zuckerberg (Foto Ansa – EPA/MICHAEL REYNOLDS)

La manovra, secondo alcuni critici, discrezionale e rischiosa, potrebbe portare alla soppressione di alcune discussioni politiche in buona fede. Facendo scattare ancora una volta il dibattito sul controverso ruolo dei giganti di internet nel processo democratico.
Qualche settimana fa, Nick Clegg, responsabile degli affari globali di Menlo Park, aveva già annunciato l’intenzione del social di dotarsi di strumenti e preprarare strategie con misure eccezionali per “limitare la circolazione di contenuti” nel caso dello scoppio di caos e tensioni violente.