L’annuncio del cambio di direzione a F non è una sorpresa: Marisa Deimichei già lo scorso anno aveva parlato con l’editore Urbano Cairo del suo desiderio di concludere la sua lunga carriera di direttrice. L’emergenza sanitaria per il Covid-19 l’ha trattenuta – “Non era il momento di lasciare la redazione e anche dal punto di vista giornalistico desideravo vivere una situazione così eccezionale”, aveva dichiarato a Prima – ma a ottobre ha dato le dimissioni, anche dalla direzione di Natural Style, mettendo da quel momento il suo mandato nelle mani dell’editore.
E con la scelta di Luca Dini come suo successore alle due testate dal 1° dicembre Cairo, che già portando Danda Santini alla direzione di Io Donna aveva dimostrato di puntare in alto, conferma quanto F sia una testata strategica per il suo gruppo. E come dovrà esserlo sempre di più, con un direttore-brand come Dini che porta con sé un’esperienza di qualità affinata dirigendo diversi periodici di Condé Nast.
Dini era entrato in Condé Nast assunto proprio da Deimichei quando Vanity Fair era ancora in fase di progettazione. La stima tra i due non è formale: “Gli auguro di proseguire con successo sulla strada iniziata con questa straordinaria redazione, professionalmente e umanamente di alto profilo”, dice oggi Deimichei. “Nove anni fa con l’incontro con Urbano Cairo e la nascita di F è iniziato il miglior periodo della mia vita professionale. Ora è arrivato il momento di staccare”. Ma non del tutto, visto che continuerà a collaborare con F d’intesa con l’editore, che dal canto suo la ringrazia “per questi anni di lavoro appassionato e di straordinari risultati, ottenuti negli anni più difficili di un mercato altamente competitivo”.
Dini, che ha iniziato la carriera a Oggi, lascia Condé Nast dopo 18 anni: ha diretto per 11 anni Vanity Fair, poi è stato direttore editoriale di gruppo dirigendo in aggiunta a questa carica per alcuni periodi Gq, Glamour e da ultimi Ad e Traveller. Anni memorabili li definisce. E non è un saluto di rito quello che gli rivolge, ringraziandolo per il suo lavoro, Fedele Usai, l’amministratore delegato di Condé Nast: “Luca ha rappresentato per me personalmente e per l’azienda un solido punto di riferimento. Negli ultimi anni l’azienda ha deciso di investire su giovani talentuosi direttori la cui bravura oggi è sotto gli occhi di tutti, da Emanuele Farneti, a Simone Marchetti, da Federico Ferrazza a Maddalena Fossati e Giovanni Audiffredi per citare gli ultimi. Questo passaggio generazionale non sarebbe riuscito senza il grande aiuto di Luca Dini che ha dimostrato uno spirito e una condivisione del suo talento encomiabili”.