Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti SpA, è stato riconfermato alla presidenza di Centromarca per il prossimo biennio. Sei i vice presidenti: Francesco Del Porto (President Region Italy Barilla), Alessandro d’Este (Presidente e Amministratore Delegato Ferrero Commerciale), Flavio Ferretti (Presidente e Amministratore Delegato Nims/Gruppo Lavazza), Giuseppe Morici (Group Chief Executive
Officer Bolton Group), Mario Preve (Presidente Riso Gallo) e Marco Travaglia (Presidente e Amministratore Delegato Nestlé Italiana).
52 anni, laurea in Finanza & Management all’Università di Cardiff, Cavaliere del Lavoro, Mutti è dal 1994 alla guida dell’azienda di famiglia (oltre 400 milioni di euro di fatturato) presente in 95 paesi del mondo e leader europeo nel comparto del rosso.
A Centromarca, Associazione Italiana dell’Industria di Marca, si legge in un comunicato, fanno riferimento circa 200 industrie operanti in Italia nel settore dei beni di largo consumo, italiane e multinazionali, alimentari e non alimentari, che complessivamente occupano 118mila persone e sviluppano sul territorio nazionale vendite alle aziende distributive (sell-in) per circa 57 miliardi di euro, pari a una quota di mercato del 60% a valore nel settore del largo consumo confezionato.
“Nell’ultimo biennio e in questi mesi contraddistinti da una drammatica emergenza sanitaria”, sottolinea Mutti, “l’Associazione ha consolidato il suo ruolo di ‘hub’, di punto di riferimento per le industrie che fanno della politica di Marca e dei loro brand un elemento distintivo. Abbiamo evidenziato il ruolo del nostro Sistema d’Imprese nel contesto economico e per la sostenibilità dello sviluppo. Inoltre sono stati rafforzati i servizi agli associati e le attività di engagement sui pubblici. Con il fondamentale supporto del Consiglio Direttivo è importante proseguire in questa direzione con azioni che affermino la centralità e il ruolo propulsivo dell’Industria di Marca per la creazione di benessere e per il futuro del Paese. In agenda anche il consolidamento del positivo rapporto in essere con le aziende della Moderna Distribuzione, con le quali condividiamo priorità come la correttezza delle relazioni di mercato, il rilancio della domanda e il ritorno alla crescita dei consumi”.