Il restyling non basta. Chiude IL, magazine maschile del Sole 24 Ore

Condividi

Nessun comunicato e una motivazione ufficiale lapidaria: “A causa dell’andamento del mercato dei periodici IL cessa le pubblicazioni da gennaio”. La decisione è arrivata come un fulmine a ciel sereno anche all’interno del Gruppo 24 Ore. Il mensile maschile del Sole 24 Ore – diretto dal gennaio 2018 da Nicoletta Polla-Mattiot, che dirige anche HowTo Spend It e Superior Interiors – solo lo scorso aprile era stato pienamente integrato nel sistema digitale del Sole 24 Ore e rilanciato con nuovo formato, nuova grafica e una formula centrata su un approccio green e sull’idea di avere per ogni numero uno special guest chiamato a dare un’interpretazione d’autore su un tema legato anche a un evento estero: per il numero ora in edicola l’artista americano Nick Mauss e la maratona digitale in diretta streaming Restart! Riavvia la cultura.

Tutti investimenti che non lasciavano presagire l’attuale decisione, ma che con il perdurare del calo della pubblicità sui periodici non sono bastati ad assicurare a IL il necessario sostegno, in un sistema dei supplementi del Sole 24 Ore dove l’attenzione degli investitori è concentrata sul magazine sul lusso How To Spend It e sui suoi allegati.
Nato nel settembre 2008, IL era stato diretto da Walter Mariotti e poi da Christian Rocca che con l’art director Francesco Franchi aveva dato al mensile anche un’impronta grafica molto innovativa.
Il comunicato dei Cdr del Sole 24 Ore, Radiocor Plus e di Radio 24 -“Lunedì 30 novembre pomeriggio l’azienda ha comunicato alle rappresentanze sindacali la decisione di chiudere con effetto immediato, a partire da gennaio, la testata IL. Una decisione presa per effetto soprattutto del crollo della raccolta pubblicitaria (calo peraltro inferiore a quello medio di mercato), senza una effettiva valutazione delle prospettive di continuità e di rilancio una volta cessata l’emergenza sanitaria, ma che soprattutto mette da subito a rischio i posti di lavoro delle colleghe e dei colleghi”.
“Una decisione sorprendente, che arriva dopo un restyling completo del magazine lo scorso aprile. La gravità della situazione economica non può condurre in alcun modo a forzature, oltretutto in stridente contrasto con un elemento, almeno questo virtuoso, della storia delle relazioni sindacali all’interno del gruppo 24 Ore. Negli anni sono state, infatti, chiuse a vario titolo testate e iniziative editoriali, dalla televisione ai dorsi, passando per la free press. E tuttavia mai nessuno è stato lasciato indietro e tutti sono stati riassorbiti nelle redazioni. Confidiamo che anche questa volta sarà così e ci batteremo in ogni modo per questo”.
Alle colleghe e ai colleghi di IL, “che sono parte della nostra comunità di lavoro – concludono i rappresentanti sindacali –, assicuriamo che non resteranno soli né dimenticati”.