La Siae diventa editrice de ‘Il Diritto di Autore’, rivista diretta dall’avvocato Giorgio Assumma e ora online sul sito web di Siae con un portale rinnovato, e una nuova sezione dedicata alla Biblioteca Giuridica comprendente la raccolta delle principali normative nazionali, internazionali e comunitarie.
La rivista avrà cadenza trimestrale e le notizie di maggior interesse, come sentenze nuove e importanti decisioni dell’Unione Europea, saranno inserite sul sito e consultabili gratuitamente inserendo le proprie credenziali.
“Una delle funzioni fondamentali di Siae – dichiara il direttore generale Gaetano Blandini – è approfondire i problemi attinenti alla tutela della proprietà artistica e letteraria e divulgare le soluzioni da dare a questi problemi. Per questo la Società ha ritenuto necessario, quale ente pubblico, diffondere le proprie ricerche investendo sulla sua storica rivista con l’intento di fornire un nuovo servizio per la base associativa e per tutti coloro che del Diritto di Autore vivono e con il quale quotidianamente lavorano o che più semplicemente sono mossi da curiosità intellettuale nei confronti di questa materia così complessa, ma allo stesso tempo affascinante”.
“A fronte di rilevanti mutamenti e in tempi così difficili, segnati dal distanziamento sociale e dall’uso sempre più massivo dei nuovi media digitali, abbiamo voluto ripensare il dialogo con i nostri lettori nel segno di un accesso quanto più possibile ampio alla conoscenza del Diritto di Autore. Per questo motivo la Siae – spiega il direttore responsabile della rivista, Giorgio Assumma – da sempre proprietaria della Rivista ed ora anche sua editrice, deve essere anche polo divulgativo di notizie che oggi si susseguono rapidamente una all’altra, in relazione agli avanzamenti che la tecnica di creazione delle opere e di diffusione compie. A tal fine ha scelto di metterla a disposizione online a partire dal primo numero del 2020: numero che, attesa l’emergenza determinata dalla pandemia in atto e gli inevitabili slittamenti che ne sono conseguiti è doppio e copre il periodo gennaio/giugno dell’anno corrente”.