Harry e Meghan lasciano i social: troppo odio e insulti online
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Harry e Meghan lasciano i social. I duchi del Sussex, tramite il Sunday Times, hanno annunciato il loro addio ai social network. Il motivo è “l’odio” e la cattiveria che hanno subito online. Quindi basta Twitter e Facebook, mentre non è chiaro il destino di Instagram e del loro canale SussexRoyal da 10 milioni di seguaci. L’ex attrice americana ha più volte denunciato di essere attaccata quotidianamente online: «Credo di essere la persona più perseguitata e offesa al mondo. È insopportabile: fa male alla salute mentale ed emotiva. I social mi sembrano pieni di tossici».
Parler rimosso da Google, Apple e Amazon. La piattaforma social che già da tempo ospita il presidente Usa Donald Trump e i suoi seguaci (con anche messaggi insurrezionali e incitazioni alla violenza) è stata dapprima messa al bando da Google Play, poi sospesa da Apple fino a quando non avrà un adeguato sistema di sorveglianza e moderazione dei contenuti. Il colpo decisivo è arrivato da Amazon che ha staccato la spina dei suoi server Aws. Intanto ieri anche il leader della Lega Matteo Salvini ha aperto un account sul social “alternativo” a Twitter: “Amici, da oggi anche su Parler! Happy to be on Parler, love from Italy“, il testo del suo primo post.
Professionisti sul web: picco a ottobre (+13%) sugli strumenti di lavoro. Giù il tempo libero, su gli strumenti di lavoro: ottobre 2020 per i professionisti è stato il mese cruciale, quello cioè in cui si è assistito a un aumento di quasi il 13% degli accessi sull’online in gran parte sotto il segno delle attività professionali. Lo dicono i dati AudiwebNielsen nella fotografia per il Sole 24 Ore sulle attività digitali dei lavoratori autonomi nei primi 10 mesi del 2020.
Identità rubate, in Lombardia sette vittime al giorno. La Lombardia – scrive Il Giorno – è la seconda regione più colpita dall’ascesa della cybercriminalità: 1.345 reati nel primo semestre del 2020, una media di oltre 7 al giorno. Nell’anno del Covid e dalla crescita di acquisti online provocata dalla pandemia, a livello nazionale si sono registrati 11.200 reati per un danno stimato che supera i 65 milioni, mentre l’importo medio della singola frode è salito a 5.792 euro, il 24,2% in più rispetto a quello rilevato nei primi sei mesi del 2019 (dati: CRIF-MisterCredit).
Le emissioni del digitale. Nel 2008 le tecnologie utilizzate per trasmissione, ricezione ed elaborazione di dati e informazioni (ICT) hanno contribuito per il 2% delle emissioni globali di CO2; nel 2020 sono arrivate al 3,7% e raggiungeranno l’8,5% nel 2025, l’equivalente delle emissioni di tutti i veicoli leggeri in circolazione. Lo studio “Valutazione dell’impronta globale delle emissioni ICT” – riportato oggi dal Corriere della Sera – ipotizza che nel 2040 l’impatto del digitale arriverà al 14%.