L’assalto a Capitol Hill segna non solo una frattura nella storia degli Stati Uniti, ma anche l’inizio di un deciso cambio di pelle da parte delle piattaforme digitali e dei media sociali. “Fino a pochi giorni prima -spiega l’Associazione Stampa Romana- nonostante la presenza di minuziose regole di ingaggio, le piattaforme si comportavano come postini che spostavano messaggi, contenuti o applicazioni da un punto all’altro della rete, declinandone nella quasi totalità dei casi la responsabilità giuridica”.
“Era più importante spingere il traffico ‘veicolare’ per ovvie ragioni economiche che la qualità dell’aria. Ma dalla sospensione/cancellazione del profilo del presidente Trump da Twitter e Facebook si assiste ad un giro di vite. I postini sembrano diventare editori, assumendosi la responsabilità di leggere il contenuto dei messaggi e delle app”.
Ne derivano effetti paradossali anche nel nostro piccolo mondo, prosegue Asr: “tra i più eclatanti la sospensione ‘per attività sospette’ dell’account Twitter di Libero e la rimozione della app del Manifesto da Google Play store, con il blocco sostanziale della campagna di abbonamento e la richiesta di ‘qualificarsi come giornale'”.
Non mancano anche episodi di blocco di singoli tweet e post per segnalazioni degli utenti “come nel caso della polemica tra Massimo Rocca e i parlamentari e ministri di Italia Viva -ricorda ancora l’Associazione dei giornalisti- I riflessi sul mondo dell’informazione chiamano la nostra responsabilità e forse il bisogno di regolare spazi pubblici di dibattito e informazione affidati a monopoli privati”.
Per discutere la questione domani martedì 19, alle 11,30, Stampa Romana organizza l’incontro “Come cambiano le piattaforme digitali. Da postini a editori”. Ne discutono Carlo Verna, presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti; Maurizio Molinari, direttore di “la Repubblica”; Oreste Pollicino, professore di Diritto Costituzionale dell’Università Bocconi e membro del Comitato Esecutivo Agenzia Europea per i diritti fondamentali; Vladimiro Zagrebelsky, giurista, già giudice della Corte Europea dei Diritti dell’uomo; Roberta Calvano, ordinaria di Diritto costituzionale Unitelma della Sapienza; Vincenzo Vita, editorialista del “Manifesto”; Michele Mezza, giornalista e autore de “Il contagio dell’algoritmo”; Nicola Zamperini, giornalista, autore di “Manuale di disobbedienza digitale”; Andrea Morigi di “Libero”, Comitato di redazione; Massimo Rocca, giornalista e blogger del “Fatto quotidiano”.
Introduce Lazzaro Pappagallo, segretario Associazione Stampa Romana, mentre a moderare ci sarà Luigi Ferraiuolo, giornalista di TV2000. L’evento sarà realizzato sulla piattaforma Zoom. E’ prevista la diretta dell’evento sulla pagina Facebook di Stampa Romana. Per partecipare si può inviare una mail a segreteria@stamparomana.it