Boom di attacchi informatici in Italia contro aziende e professionisti nel 2020: uno ogni quattro ore. Picco a dicembre con 227 eventi critici

Condividi

Boom di attacchi informatici in Italia a danno di aziende e professionisti nel 2020. È quanto emerge dai dati resi noti durante il convegno “L’hacker nel faldone”, organizzato dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma.

cco (Photo by Thought Catalog on Unsplash)

Nel corso del 2020, spiega Oren Elimelech, esperto della compagnia assicurativa Lev Ins, nel nostro Paese sono stati registrati 2332 attacchi di pirateria informatica – uno ogni quattro ore – a fronte di 1802 attacchi nel corso del 2019. Ottobre e dicembre i mesi più pericolosi per la sicurezza informatica. In particolare l’ultimo mese dell’anno appena trascorso ha registrato da solo 227 eventi critici a fronte di 157 eventi segnalati nel 2019 e di 106 nel 2018.

Quanto alla natura degli attacchi, riporta Adnkronos, nel 40% dei casi si è trattato di malware, ma nel 9% degli episodi le vittime sono state individuate in precedenza, in sostanza prese di mira dagli hacker perché ritenute particolarmente vulnerabili. “Un segnale preoccupante perché conferma – spiega Elimelech, fondatore del Cyberteam 360 – che i pirati stanno prendendo di mira l’Italia in modo particolare”. Quanto alle cause, la richiesta di denaro è di gran lunga l’obiettivo principale, mentre l’attivismo politico – il cosiddetto hacktivism – rappresenta una percentuale minima degli eventi.

“Un tema delicato tanto più per l’avvocatura – commenta il Presidente del Coa Roma Antonino Galletti – perché nel caso dello studio legale si intreccia con profili di privacy e tutela dei dati sensibili dei nostri assistiti”.