«I risultati della Ferrari nel 2020 sono stati eccezionali e dimostrano la forza del nostro modello di business e la nostra resilienza». Così John Elkann, presidente e ceo pro tempore della casa di Maranello, commenta – ripreso da La Stampa – i risultati del Cavallino nella conference call con gli analisti finanziari. Causa Covid, Ferrari ha chiuso lo scorso anno con un utile netto di 609 milioni di euro, in calo del 13% rispetto all’anno precedente. Si tratta, come recita la stessa azienda, di «risultati superiori alle guidance», ossia alle previsioni. «Il 2020 con le sfide del Covid – dice Elkann – ci ha permesso di imparare di più sulle nostre forze e debolezze».
Le consegne totali sono 9.119, in diminuzione del 10% rispetto all’anno precedente, in linea – spiega la società – con la programmazione per il secondo semestre a seguito della sospensione produttiva di sette settimane causata dalla pandemia da Covid-19 I ricavi netti sono pari a 3,46 miliardi di euro, in diminuzione dell’8,1%.
Ferrari prevede per il 2021 ricavi netti per 4,3 miliardi di euro (3,8 miliardi nel 2019 e 3,46 miliardi nel 2020), «a condizione che l’operatività non sia impattata da ulteriori restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19». L’ebitda adjusted è atteso tra 1,45 e 1,5 miliardi, l’ebit adjusted tra 0,97 e 1,02 miliardi. Il free cash flow industriale, infine, è previsto a circa 350 milioni di euro.

Elkann accenna alla carica di amministratore delegato che lui ricopre ad interim dopo la decisione di Louis Camilleri di lasciare. «Ci prenderemo il tempo necessario per individuare la figura migliore per guidare questa azienda», spiega il presidente della Rossa, che ringrazia Camilleri per il lavoro svolto. «La passione di Camilleri per la Ferrari è senza limiti. Luois ha costruito un gruppo dirigente che continuerà a portare la nostra società a risultati eccezionali. È per questo che sono grato a lui e a tutti i nostri colleghi della Ferrari».
La casa di Maranello, annuncia il presidente, terrà un Capital Markets Day nel primo semestre 2022. Inevitabile, anche di fronte agli analisti finanziari, un accenno alla non certo brillante situazione della Ferrari in Formula 1. «Un grande passato non vuol dire per forza un grande presente e un grande futuro. Dobbiamo ricominciare con umiltà – taglia corto Elkann – Ovviamente non siamo soddisfatti dei nostri risultati attuali in Formula 1. Dobbiamo ripartire da questa dolorosa realtà sia per noi stessi sia per i nostri tifosi, concentrandoci sulle nostre priorità per tornare competitivi e vincere».
Tornando ai dati finanziari, l’utile netto adjusted della Ferrari è di 534 milioni di euro (-24%). L’ebit è sceso a 716 milioni, con un calo del 21,9% (-25,3% a cambi costanti) rispetto all’esercizio precedente. L’ebitda è pari a 1,14 miliardi, in diminuzione del 10,0% rispetto all’anno precedente. Il free cash flow industriale è positivo per 172 milioni. L’indebitamento industriale netto al 31 dicembre 2020 è di 543 milioni a fronte di 337 milioni al 31 dicembre 2019. Nel corso del 2020 sono state riacquistate azioni proprie per un totale di 130 milioni, mentre i dividendi distribuiti sono stati pari a 212 milioni di euro. Al 31 dicembre 2020 la liquidità complessiva disponibile era di 2 miliardi (1,87 miliardi al 30 settembre 2020), incluse linee di credito committed inutilizzate per 700 milioni.