TOP 15 GIORNALISTI più attivi sui social. In gennaio primo il solito Scanzi, ma la novità del mese è l’ingresso in classifica di Saviano

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Anche in gennaio è il solito Andrea Scanzi a dominare la Top 15 dei giornalisti italiani sui social, stilata da Sensemakers per Primaonline sulla base dei dati di Shareablee. Come accade ormai da nove mesi, cioè dall’aprile 2020, la firma del Fatto Quotidiano è primo per numero di interazioni (like, commenti e condivisioni su Facebook, Instagram, Twitter e YouTube): ne ha totalizzate 9,2 milioni, 1,3 milioni in più di dicembre. Scanzi è primo anche per numero di visualizzazioni dei suoi video su Facebook e YouTube, 35,2 milioni, 4,2 milioni in più rispetto al mese precedente. 

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La crisi di governo aperta da Matteo Renzi in piena pandemia, facendo dimettere i due ministri di Italia Viva, ha alimentato le discussioni sui social in gennaio e quasi tutti i giornalisti ne hanno beneficiato. Lorenzo Tosa, secondo in classifica, è passato da 2,7 a 3,3 milioni di interazioni; Enrico Mentana, terzo, da 2 a 2,3 milioni; Nicola Porro, quarto, da 1,8 a 1,9 milioni (le sue video view, invece, sono calate di mezzo milione). 

Saverio Tommasi, il giornalista e video reporter di Fanpage entrato in classifica per la prima volta in giugno, sale sei gradini e si piazza al quinto posto con 1,5 milioni di interazioni, più del doppio di dicembre. In salita, dal nono al sesto posto, anche Marco Travaglio, molto attivo nel sostegno al governo Conte e nella critica a Renzi e ai renziani, tanto da beccarsi una querela (l’ennesima) da Maria Elena Boschi, capogruppo alla Camera di Italia Viva. 

Il post del 22 gennaio con cui Roberto Saviano ha annunciato di tornare a scrivere al Corriere del Mezzogiorno, l’inserto campano del Corriere della Sera, dove aveva mosso i primi passi da giornalista nel 2002. 

Ma la vera novità del mese è l’ingresso in classifica, al settimo posto, di Roberto Saviano, finora non monitorato da Sensemakers in quanto considerato più uno scrittore che un giornalista. In realtà, anche se non iscritto all’Ordine, l’autore di ‘Gomorra, ‘Zero zero zero’, ‘La paranza dei bambini’ e ‘Bacio feroce’ ha sempre scritto per i giornali, ancora prima dei suoi esordi come romanziere e nel corso degli anni ha collaborato con molte testate sia italiane che internazionali, dal Washington Post[ al New York Times, dal Guardian a El Pais. In gennaio Saviano ha lasciato Repubblica per passare al Corriere della Sera: per il quotidiano diretto da Luciano Fontana scriverà commenti e inchieste; produrrà video e podcast per Corriere.it e curerà una  rubrica sul magazine settimanale 7, intitolata ‘Leggermente fuori fuoco’, una storia raccontata attraverso un’immagine; la prima, il 29 gennaio, l’ha dedicata a ‘The Soldier in the surf’, storica foto di Robert Capa sullo sbarco in Normandia.

Sempre ben rappresentati in classifica i giornalisti sportivi, come Gianluca Di Marzio, ottavo, Fabrizio Biasin, nono, e Alfredo Pedullà, dodicesimo, anche loro in crescita quanto a numero di interazioni. In controtendenza Selvaggia Lucarelli, scesa dalla quinta posizione alla decima. Scendono di una posizione i successivi tre giornalisti: Fabio Salamida, collaboratore di TPI, undicesimo; Gabriele Parpiglia, firma del settimanale Chi, conduttore televisivo e scrittore (ha appena pubblicato un e-book sul caso di Alberto Genovese, ‘Da Terrazza Sentimento a Finestra Isolamento’), 13esimo; Michela Persico, appena tornata in Italia dalla Francia, dove si era trasferita al seguito del compagno, il calciatore Daniele Rugani, 14esima. Chiude la Top 15, come in dicembre, la cronista napoletana Angela Marino, collaboratrice di Fanpage.

  Il post di Andrea Scanzi su Facebook che ha raccolto il maggior numero di interazioni in gennaio, dedicato alla senatrice Liliana Segre.

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Non c’è storia, infine, per quanto riguarda la classifica dei Best Performing Post (vedi la seconda tabella): come in dicembre, anche in gennaio i dieci post più commentati e condivisi sono tutti di Scanzi e tutti su Facebook. Il record spetta a una foto di Liliana Segre con una sua citazione tra virgolette: l’annuncio che la senatrice a vita si sarebbe recata a votare la fiducia a Conte anche se i medici le avevano sconsigliato il viaggio; “Vergognati Renzi”, è il commento del giornalista, che raccoglie 171mila interazioni. Al fondatore di Italia Viva sono destinati altri tre post; solo uno invece è dedicato a Salvini, l’altro consueto bersaglio di Scanzi nei suoi articoli e nei libri, dal ‘Cazzaro verde’ alla ‘Congiura dei peggiori’. 

Sei Best Performing Post su dieci sono meme, ovvero foto con un breve testo sovrascritto: uno slogan, uno sberleffo, un’invettiva. I meme sono una sorta di grado zero della scrittura sui social, depurata di ogni approfondimento o ragionamento, che piace molto al ‘popolo’ di Facebook e quindi diventano facilmente virali. 

cazzola@primaonline.it