La parola agli autori. Ogni volta un libro, scelto da ‘Prima’ viene qui raccontato da chi lo ha scritto.
Tonino (Antonio) Bettanini, laureato in Filosofia, avvii professionali all’università come docente di Sociologia del linguaggio, negli anni Novanta inizia a lavorare nella comunicazione istituzionale. Fra i tanti incarichi, quello di addetto stampa di Claudio Martelli vicepresidente del Consigli e, capo ufficio stampa del ministero di Grazia e Giustizia. Con ‘Contro tutte le paure’ (Il Canneto, pagg. 220, 13 euro) debutta nella narrativa: “Disarcionato dopo i due anni irripetibili del ‘coraggio di Stato’ contro la mafia (1991-1993), ho trovato nella scrittura un rifugio, ma anche la possibilità di governare in qualche modo la tempesta di sentimenti – dedizione, coraggio e paura – che mi accompagnerà per molti anni ancora”.
“All’origine del racconto c’è una storia vera che ho però ‘complicato’, per agganciare i moduli di una spy-story e riprodurne i ritmi e le attese. Anche se sono frequenti le scorribande introspettive: testimoniano contraddizioni e sensi di colpa di un civil servant attratto dalla possibilità di liberarsi anche per poco dalle catene del dovere. Mettendo a rischio la sicurezza sua e dei suoi compagni di viaggio. Per immaginarne di nuove: nel nostro caso l’innamoramento a distanza, e telefonico, capace di generare le migliori fantasie.

“Molti i colpi di scena, con sullo sfondo un esito romanzato di quello che, trent’anni dopo, si rivela come un capitolo importante di una storia politica ancora da metabolizzare. Giovanni Falcone subisce il pesante attacco dei suoi colleghi e dell’Unità. Giusto un mese prima di Capaci. Claudio Martelli sarà di fatto obbligato a dimettersi dai magistrati di Milano nel pieno della rivincita di Stato: dopo il ‘settembre nero’ degli
arresti di mafia e la cattura di Totò Riina. La guerra alla mafia scivola ora dentro il buco nero di Tangentopoli e in qualche modo lo Stato prepara il suo ritiro dal campo di battaglia.