In maggioranza donne nella squadra dei portavoce del governo Draghi. Ecco chi c’è e chi sta arrivando

Condividi

E’ tinta di rosa la compagine dei portavoce del governo Draghi. Sono molte (a superare il 60%, per i fan delle “quote”) le donne, a cominciare dalla portavoce del Presidente del consiglio, Paola Ansuini, che ricoprono il delicato ruolo di interfaccia con i media e le istituzioni dei ministri del nuovo esecutivo. Un pacchetto non ancora del tutto definito, tra conferme e new entry, con alcune caselle ancora da perfezionare, a cominciare da quella eccellente del porte-parole del ministro dell’Economia, Daniele Franco, ancora in stand by. Ma anche quella del ministro dell’Università e ricerca, Maria Cristina Messa, per cui è questione di ore.

Daniele Franco

C’è anche chi al momento opta per nessun portavoce: è il caso del ministro Fabiana Dadone alle Politiche giovanili, che non porta con sé dall’Innovazione l’ottimo Ulisse Spinnato Vega, ma pare voglia scommettere su un gruppo di ragazzi presenti in particolare sui social, per affinità con il suo dicastero. E c’è chi, come i ministeri in capo ad esponenti della Lega (Mise, Turismo, Disabilità), potrà avvalersi anche di un coordinamento con a capo una colonna della comunicazione leghista come Iva Garibaldi (che per l’occasione si “distacca” dal segretario Salvini) che è anche portavoce del ministro dello Sviluppo economico, Giancarlo Giorgetti.

Marta Cartabia, (Foto ANSA)

Per quanto riguarda i ministri al primo incarico, il Guardasigilli Marta Cartabia ha scelto la giornalista Raffaella Calandra, inviata di Radio24-Sole24Ore; Roberto Cingolani, ministro dell’Ambiente e della Transizione ecologica ed Energia conferma Stefania Divertito nella posizione ricoperta con l’uscente Sergio Costa. All’Istruzione, con il ministro Patrizio Bianchi arriva Chiara Muzzi, portavoce dell’uscente sottosegretario al Mef, Maria Cecilia Guerra, ma già all’Istruzione con Maria Chiara Carrozza. All’Innovazione tecnologica e transizione digitale, con Vittorio Colao troviamo Caterina Perniconi, già capo ufficio stampa all’Istruzione, alla Cultura e all’Agricoltura nelle passate legislature e da ultimo al Commissariato italiano per l’Expo Dubai presso la Presidenza del Consiglio.

Vittorio Colao (Foto Ansa – EPA/WILL OLIVER)

Ai ministeri con portafoglio, lunga fila di riconferme: Augusto Rubei sempre portavoce di Luigi Di Maio agli Esteri, Dino Martirano al fianco di Luciana Lamorgese agli Interni; Nicoletta Santucci con Lorenzo Guerini alla Difesa, il fedelissimo Mattia Morando con il ministro della Cultura, Dario Franceschini, e Nicola del Duce solida spalla di Roberto Speranza alla Salute. Sono collaborazioni che si confermano, come quella di Claudia Caputi, che torna con Enrico Giovannini al ministero delle Infrastrutture e Trasporti dopo aver lavorato con lui all’Istat e poi all’Asviss. Il ministro del Lavoro, Andrea Orlando porta con sé Daniela Gentile, come Stefano Patuanelli con Giorgio Chiesa all’Agricoltura. Carlotta Sabatino con Mara Carfagna, ora ministro per il Sud e la coesione territoriale.

Luciana Lamorgese (Foto ANSA / MATTEO BAZZI)

Tra i ministeri senza portafoglio, conferma per Valeria Calicchio portavoce del ministro dei Rapporti con il Parlamento, Federico D’Incà, e per Roberta Leone al fianco di Elena Bonetti alle Pari opportunità e famiglia.
Nuova esperienza invece per Manuela Perrone, giornalista de IlSole24Ore e ora portavoce di Renato Brunetta alla Pubblica amministrazione. C’è invece un azzurro doc come Fabrizio Augimeri ad affiancare Maria Stella Gelmini agli Affari regionali ed autonomie. Massimo Garavaglia, ministro del Turismo ha come portavoce Narda Frisoni, mentre Erika Stefani ministro alla Disabilità si avvarrà della collaborazione di Cinzia Iovino, già al ministero della Famiglia e disabilità con il ministro Fontana.