Il chief digital officer Marco Formento lascia Condé Nast

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Condé Nast Italia perde un altro dei suoi manager di punta. Il chief digital officer Marco Formento lascia il gruppo dove è in corso una riorganizzazone globale, voluta dal ceo Roger Lynch, che accentra alcune funzioni nella casa madre americana e, per quanto riguarda l’Europa, affida la guida a un amministratore delegato unico con una prevedibile perdita di autonomia delle fliali di Italia, Francia, Spagna e Germania. Diverso il discorso per l’Uk, con Londra che rimane la base del network europeo e la sede delle operazioni pubblicitarie centralizzate soprattutto per i grandi clienti.

Marco Formento (Foto: Primaonline.it)

In Condé Nast Formento, laurea in lettere moderne e un master in marketing, era arrivato alla fine del 2012 dopo una carriera tutta nel mondo digitale e un’importante esperienza come global digital director in De Agostini Publishing dove aveva introdotto una nuova gestione degli asset digitali tra le sedi di Novara, Londra e Tokyo. Lo aveva voluto l’allora amministratore delegato Giampaolo Grandi perché rifondasse il digital dei brand fondamentali (Vogue, Vanity Fair, Wired, Gq, Ad, La Cucina Italiana) ridefinendo strategia, governance, tecnologia e sviluppo del prodotto secondo un modello di innovazione monetizzabile.

Fedele Usai

Un lavoro proseguito poi con Fedele Usai, successore di Grandi come amministratore delegato fino al dicembre 2020 quando ha lasciato l’azienda, che ha avuto come fulcro una strategia che ha amplificato il digitale dei brand storici in tutte le declinazioni utili a intercettare l’attenzione di pubblico e mercato: web, app, social, video.
Inizialmente Formento ha realizzato l’architettura del suo team – praticamente tutto neoassunto e oggi di una sessantina di persone – creando un arcipelago di units dedicate a design e prodotto, digital marketing, social media, data marketing, digital video, digital tech e native content. L’obiettivo era unire la creatività a un uso intensivo degli strumenti di analytics e data management. E il rilancio sistematico dei brand porta a un notevole aumento di audience: secondo i dati della casa editrice, triplicata dal 2013 nel 2020 ha raggiunto 26 milioni di utenti unici mensili; la social audience (quadruplicata dal 2013) conta 20 milioni di fan e follower; il video, partito praticamente da zero, ha raggiunto 350 milioni di visualizzazioni all’anno. Parallelamente è cresciuto il fatturato digitale che, grazie a un +18,2% nel 2017, ha superato in quell’anno i 20 milioni di euro, saliti a 25 milioni nel 2019 secondo quanto dichiarato allora da Usai, e attualmente attorno al 39%.
Sulla spinta di un mercato che chiede di ottimizzare gli investimenti nel digitale, a partire dal 2017 Formento ha intensificato l’attività di utilizzo degli user data nella relazione con gli investitori, costruendo un data base centrale. I progetti più recenti, ancora in fase di lavorazione, riguardano il direct to consumer business, la vendita diretta agli utenti, e un programma di e-commerce.
Con l’uscita di Formento è stato nominato digital director Roberto Albani, in Condé Nast dal luglio 2017 e dall’ottobre 2019 director digital operations e data marketing.