Sono dati interessanti quelli presentati durante la conferenza stampa che è stata organizzata questa mattina da Audioutdoor, l’associazione delle concessionarie dei mezzi 0ut of Home per testimoniare il valore sociale degli investimenti pubblicitari fatti su trasporti pubblici, arredi urbani, pensiline, bike sharing, eccetera. Investimenti che oltre a contribuire a migliorare l’estetica delle città aiutano a sostenere un indotto economico importante: infatti del totale investito dai clienti in comunicazione OOH ben il 50% viene trasferito a municipalità, aeroporti, trasporto cittadino. “In pratica 1 euro investito in OOH per metà va a beneficio diretto dei cittadini.

“La pubblicità Outdoor non solo è efficace ed efficiente, non disturba ma aiuta a migliorare la vita nelle città”, ha detto Giovanna Maggioni, presidente di Audioutdoor presentando il progetto ‘Pubblicità per la città’ che vede per la prima volta insieme le tre società, Clear Channel, IgpDecaux, Ipas, che hanno in mano la comunicazione Out of Home in Italia, decise di rivendicare il peso sociale della propria azione oltre che a dimostrare al mondo delle aziende investitrici e dei centri media il valore dei mezzi Out of home.
E’ stato dunque creato un logo per testimoniare il concetto di ‘Pubblicità per la città’, cioè la comunicazione che contribuisce a finanziare la mobilità, che potrà figurare sulle pubblicità delle aziende che lo vorranno fare proprio, trasferendo così ai cittadini l’impegno della loro comunicazione. A supporto dell’iniziativa Audioutdoor ha deciso di lanciare anche una grande campagna pubblicitaria nazionale. La creatività dell’agenzia Dude, punta su un unico messaggio che non necessita spiegazioni: ‘La Pubblicità più bella del mondo’. La campagna ha una pianificazione che coinvolge oltre 8000 impianti in 47 città capoluogo provincia per un totale di oltre 20 milioni di persone raggiunte pari a una reach nazionale del 40% e 1,5 miliardi di contatti/impression complessive.
‘Pubblicità per la città’ ha avuto l’autorevole supporto del presidente dell’Upa Lorenzo Sassoli de Bianchi che intervenuto per presentare l’iniziativa a fianco di Giovanna Maggioni, non si è fatto scappare l’occasione per invitare le aziende “a ricominciare ad investire con fiducia in comunicazione per tornare a competere sui mercati, per stimolare i consumi e a valutare l’investimento sui mezzi in funzione dei dati reali, in particolare dell’outdoor dove spesso il percepito non corrisponde alla reale portata delle audience che sono tornate ad essere quelle del pre-pandemia come dimostrano i dati che Audioutdoor elabora”. Per quanto riguarda le previsioni sull’andamento del mercato della pubblicità, pronte entro metà marzo, il presidente dell’Upa ha detto che i dati dovrebbero essere positivi.
INTERVENTO DEL PRESIDENTE UPA LORENZO SASSOLI DE BIANCHI
Ringrazio innanzitutto le principali società di outdoor che hanno voluto avermi oggi al loro fianco per presentare una nuova e interessantissima iniziativa che vi verrà illustrata dalla presidente di Audioutdoor dottoressa Maggioni e che già da ieri è visibile su alcuni impianti in giro per le città.
Città per altro che, dopo aver subito un rallentamento nella circolazione nel primo periodo di marzo-maggio dello scorso anno, hanno visto un ritorno alla normalità, ma che spesso nel percepito dei pianificatori e delle aziendenon risulta del tutto.
Sappiamo bene quanto purtroppo pesino le percezioni che non sempre corrispondono alla realtà, generandoanche danni economici ingiustificati. quindi è fondamentale basarsi su dati concreti come quelli che il settore dell’outdoor produce e diffonde al mercato e che non paiono per nulla penalizzanti.
Audioutdoor ha colto il segno dei tempi: la pubblicità esterna come mezzo innovativo si inserisce pienamente nella transizione tecnologica e nella mutazione ecologica.
Gli outdoor cambiano con l’ambiente, è una specie pubblicitaria che si adatta. nella transizione epocale che stiamo vivendo, nella così detta “sindemia” di cui stiamo valutando l’impatto economico e sociale, ci salveranno lebiciclette, la lentezza e “la pubblicità”.
quest’anno il lock-down ha infatti fatto esplodere la vendita di biciclette e monopattini. questo vuol dire andare più lenti, ma al tempo stesso poter godere di più della pubblicità esterna.
C’è una gran voglia di uscire all’aperto, via via che ci vaccineranno usciremo tutti fuori e lo faremo in modo sempre più nuovo, più sostenibile. le città del futuro percorse da mezzi elettrici saranno più silenziose avremo anche una maggior propensione a osservare quanto ci sta attorno.
Per incoraggiare questa transizione ecologica cosa c’è di meglio di una campagna che sottolinea dal punto di vista strategico la transizione, e dal punto di vista del messaggio rappresenta un richiamo alla consapevolezza della forza del mezzo stesso.
Inoltre chi investe in esterna come vedremo dà un contributo alla mobilità e alla sostenibilità come vi spiegherà la dottoressa Maggioni. la pubblicità assume quindi un valore sociale ed economico per la collettività, non solo per le aziende.
Chi investe in esterna contribuisce ad avere città più vivaci, città più colorate e più vivibili, le renda allegre, meno spoglie. È un sostanziale contributo al decoro urbano: le metropolitane sarebbero molto più grigie e malinconiche se non ci fossero i manifesti e i videowall che sono diventati oramai fonte di intrattenimento, riempimento delle attese e decoro per quegli spazi la pubblicità alle fermate dei tram è una sorta di art-deco, cioè decora situazioni che sarebbero impersonali e tristi.
I videowall degli aeroporti li rendono meno impersonali, non più dei non luoghi uguali a tutti gli altri.
Io stesso ho sperimentato quanta notorietà può dare l’affissione. una campagna su Milano e bologna in pubblicità esterna ha sostenuto l’uscita del mio libro nello scorso autunno. un primario quotidiano nazionale l’ha definita una campagna in stile cinematografico: una definizione illuminante sulla caratura del mezzo e sulla notorietà indotta. il libro ha venduto bene e c’era un sacco di gente che mi salutava per strada senza che io la conoscessi. Questa è la forza del mezzo: sulle pensiline non c’era la mia foto.
concludendo di una cosa sono sicuro: siamo stufi dell’indoor e l’outdoor ha un grande futuro!
La pubblicità più bella del mondo, dunque. come non entrare in sintonia con un messaggio come questo? è ildiapason che la pubblicità può trasmettere su sé stessa.
Ma c’è di più: l’agenzia creativa si chiama Dude, il dudeismo è la religione del Grande Lebowski. come non
guardare con simpatia a un mezzo che parla di sé stesso aumentando la vibrazione energetica verso lo strumento, come faceva il Grande Lebowski quando si trovava in situazioni difficili e assurde, e ne usciva sempre vincitore grazie a una tensione energetica superiore agli eventi che lo travolgevano.
La pubblicità più bella del mondo è una campagna sorniona nel senso che dietro ad una placida e bonaria
indifferenza, si nasconde un’astuzia vigile e sottile perché il messaggio subliminale altro non è che il mezzo che parla di sé stesso.
Per concludere veramente è necessario tornare ad investire per tornare a competere sui mercati, per stimolare i consumi, per rendere le nostre città più vivibili e più moderne e per dare un contributo alla ripartenza del nostro paese.