Il Decreto Coni ottiene la fiducia in Senato. Più risorse per Coni (da 40 a 45 mln), meno per Sport e salute spa (da 368 a 363)

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L’aula del Senato ha approvato la fiducia posta dal governo sul decreto Coni con 214 voti a favore, 32 contrari e 4 astenuti. Il provvedimento, che interviene sull’organizzazione e il funzionamento del Comitato olimpico nazionale per consentire la partecipazione dell’Italia con la propria bandiera ai giochi olimpici di Tokyo, passa ora all’esame della Camera per l’ok definitivo. Il decreto deve essere convertito in legge, pena la decadenza, entro il 30 marzo prossimo.

La sede del Coni (foto Olycom)

Nel merito, il provvedimento afferma l’indipendenza del Coni, riconosciuto come ente pubblico autonomo, fissa nel numero massimo di 165 le unità di personale (di cui 10 a livello dirigenziale), come pure le modalità di trasferimento di queste da Sport e salute spa. Prevede anche una serie di trasferimenti immobiliari al Comitato olimpico: quattro tra impianti e immobili, per un valore complessivo di oltre 40 milioni di euro, destinati al perseguimento delle finalità istituzionali del Coni. Si tratta del Centro di preparazione olimpica di Formia, quello di Tirrenia, l’immobile Villetta al parco del Foro Italico (tutti attualmente in capo a Sport e salute spa), l’impianto Giulio Onesti di Roma (ad eccezione della disponibilità di Sport e salute delle unità immobiliari destinate alle attività di Scuola dello sport, Biblioteca dello sport e altre aree individuate con appositi contratti di servizio). Al Coni spetta anche l’usufrutto del Palazzo H al Parco del Foro italico di Roma, con modalità di utilizzo ancora da individuare.
Per quanto riguarda le risorse, quelle assegnate a Coni passano da 40 a 45 milioni di euro e conseguentemente quelle appannaggio di Sport e salute spa scendono da 368 a 363 milioni di euro annui.