Come andrà in pista cominceremo a vederlo domenica 28 marzo, in Bahrein, al via ufficiale della nuova stagione di Formula 1.
Intanto la Ferrari SF 21 vince per distacco il premio della presentazione più fascinosa e intrigante del circus. Spaccando il secondo ieri alle 14, in diretta streaming sui social del Cavallino, la nuova rossa ha tolto i veli e ha lanciato la sua sfida alla, per ora, invincibile Mercedes e al suo mitico driver pluricampione mondiale Lewis Hamilton. Ultima fra le monoposto che si daranno battaglia nei 23 Gran Premi previsti in calendario, la nuova Ferrari è più bella, più equilibrata e, sulla carta, più promettente della monoposto che l’ha preceduta e che, lo scorso anno, ha fatto il pieno di delusioni.
La macchina ha una coda più rastremata e un muso assottigliato e rivisto, con due strane e scultoree alette a metà dell’anteriore. La power unit dovrebbe sviluppare maggiore efficienza e qualche cavallo in più, in grado di recuperare (si spera) parte del gap con le monoposto motorizzate Mercedes. La coda ha una sfumatura amaranto, per ricordare il colore con cui esordì la 125 S, la prima Ferrari da corsa ufficiale degli anni Quaranta.
Nei dieci minuti dello spettacolare video di presentazione il team principale Mattia Binotto lascia ampio spazio ai tecnici per la descrizione delle novità di propulsione e di assetto, non mancando di ricordare che non bastano una storia leggendaria e mille gran premi disputati per vincere, ma che la vittoria è figlia di progressi continui e applicazione feroce. Concetto condiviso in un breve messaggio anche da parte di John Elkann, presidente e maggiore azionista del Cavallino.
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Un ritorno alla vittoria che scommette, naturalmente, anche sull’abilità e la “fame” dei piloti, quest’anno tutti e due giovani e aggressivi. Charles Leclerc, che dopo due stagioni è alla ricerca della consacrazione e Carlos Sainz, arrivato alla Ferrari dalla Mc Laren dopo un campionato eccellente. Leclerc e Sainz dovranno vedersela con il cannibale Hamilton e una tribù di piloti giovani e superambiziosi, primo fra tutti Max Verstappen. Dove non ci sarà gara sarà nell’eleganza: piloti e dirigenti Ferrari quest’anno, saranno infatti vestiti da Armani.