Bimba uccisa a Cisliano (Milano), interviene il Garante privacy: Stampa, siti e social non diffondano ulteriori foto e dettagli non essenziali

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In relazione alla tragica notizia della morte di una bimba di 2 anni a Cisliano, l’Autorità Garante della Privacy ha invitato gli organi di stampa, i siti di informazione e i social media ad astenersi dall’ulteriore diffusione di dati personali e immagini relativi alla triste vicenda di cronaca non essenziali, riservandosi comunque eventuali interventi specifici sul caso. 

L’Autorità – come riporta Agi – evidenzia che “in molti casi media e testate on line hanno pubblicato, oltre a diverse fotografie in chiaro della bambina, numerosi dettagli relativi alle vicende personali e allo stato psicologico della madre, indicata come presunta responsabile della morte, riportando testualmente pensieri e commenti tratti dal profilo Facebook della donna, nonché fotografie della stessa insieme ai suoi due altri figli, i cui volti – seppur pixelati – sono di fatto riconoscibili”.

Pasquale Stanzione

“Le informazioni e le immagini descritte – prosegue l’Autorità – si pongono in evidente contrasto con le disposizioni della normativa privacy e delle regole deontologiche relative all’attività giornalistica, che – pur salvaguardando il diritto/dovere di informare la collettività su fatti di interesse pubblico -prescrivono agli operatori dell’informazione di astenersi dal pubblicare dettagli relativi alla sfera privata della persona e prescrivono, anche attraverso il richiamo alla Carta di Treviso, particolari e rafforzate garanzie a tutela dei minori coinvolti in fatti di cronaca”.