L’asta 5G in UK raccoglie 1.583 milioni di sterline con la partecipazione di Telefonica, Vodafone, Hutchinson e EE

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Il Regno Unito ha raccolto 1.356,4 milioni di sterline (1.583,5 milioni di euro) nell’asta di spettro per lo sviluppo di reti 5G nel paese, in cui Telefonica, Vodafone, Hutchinson e EE hanno partecipato, come riportato mercoledì dal regolatore delle telecomunicazioni britannico Ofcom.

L’asta è iniziata il 12 marzo, dopo un ritardo di quasi un anno a causa dell’impatto della pandemia di Covid-19 nel paese. La previsione di Ofcom doveva avvenire nel gennaio 2021, ma la recrudescenza della pandemia nel paese ancora una volta lasciato in aria la sua celebrazione fino a questo marzo.

L’asta è stata condotta da EE, che si è aggiudicata otto lotti della banda di frequenza 3,6 GHz, quattro lotti individuali della banda MHz e due lotti pari della banda 700 MHz. Il prezzo totale è stato di 452 milioni di sterline (527,7 milioni di euro).

Al secondo posto c’era la divisione britannica di Telefónica, che ha vinto otto lotti nella banda 3,6 GHz e due lotti pari nella frequenza 700 MHz per un totale di 448 milioni di sterline (523 milioni di euro). Hutchinson ha vinto due lotti da 700 MHz per 280 milioni di sterline (326,9 milioni di euro) e Vodafone ha acquistato otto lotti da 3,6 GHz per 176,4 milioni di sterline (205,9 milioni di euro).

Il prezzo delle frequenze è stato lo stesso per tutti tranne che per Vodafone, che ha pagato 1 milione di sterline in più per ogni lotto nella banda dei 3,6 GHz.
In totale, 200 MHz di spettro sono stati messi all’asta nelle diverse bande. Da un lato, 80 MHz di spettro sono stati assegnati nella banda 700 MHz, che è ideale per fornire una buona copertura mobile, sia all’interno che in aree molto ampie, comprese le campagne. Ofcom dice che il rilascio di questa banda aumenterà anche la capacità delle reti mobili esistenti, offrendo ai clienti un servizio “più affidabile”.

Il regolatore britannico ha anche messo all’asta altri 120 MHz di spettro nella banda 3,6-3,8 GHz, in particolare nella gamma tra 3.680 e 3.800 MHz, che viene utilizzata principalmente per il 5G in quanto permette di portare molte connessioni con alti volumi di dati in aree concentrate.

Come nell’asta tenuta nel 2018, il processo passerà ora alla seconda fase, chiamata allocazione, in cui le aziende dovranno fare offerte per scegliere le frequenze specifiche su cui vogliono operare.