“Dobbiamo riuscire a portare al centro delle scelte legislative e strategiche del Paese il settore delle industrie culturali e creative”. E’ l’indicazione del ministro della Cultura, Dario Franceschini, durante l’audizione sulle linee programmatiche del suo dicastero, ora scorporato dal Turismo, anche in relazione ai contenuti del Pnrr, il Piano nazionale di ripresa e resilienza, davanti alle commissione Cultura della Camera e del Senato presso la nuova Aula dei gruppi parlamentari.

Sottolinea, in particolare, Franceschini: “Il mercato dell’audiovisivo nel mondo sta crescendo enormemente, con un incrocio sempre maggiore fra produzione di fiction tv e cinema; ed è un mercato che cresce in particolar modo in Italia, per una serie di ragioni: per le bellezze del nostro Paese come location ma anche per l’introduzione di un ‘tax credit’ che è probabilmente il più competitivo in Europa, aumentato consistentemente nel 2020 e che resterà immutato nel 2021. Sarà uno dei fattori trainanti dello sviluppo economico, con un indotto enorme per il turismo e per l’immagine stessa del nostro Paese nel mondo”.
Osserva il ministro: “Abbiamo storicamente dedicato una parte della nostra legislazione e dell’attività parlamentare e ministeriale alla tutela del patrimonio che ci hanno lasciato le generazioni precedenti e abbiamo fatto bene a farlo e dobbiamo continuare a farlo senza cedimenti. Ma abbiamo dedicato poco tempo all’investimento sul presente: è un settore enorme per strutture e per talenti. Dobbiamo affiancare alla tutela del passato l’investimento sul presente e sul futuro”.