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Ieri primo sciopero Amazon: ritardi nelle filiere e un numero non certo di adesioni, per gli organizzatori al 75%, ma l’azienda dichiara invece tra il 10 e il 20%. La protesta ha incassato la solidarietà di molti esponenti politici.
Trump torna sui social. Il tycoon americano non potendo tornare su Twitter e sui social classici, ha in programma di creare una nuova piattaforma su cui poter comunicare liberamente. Miller, il suo collaboratore, spiega che il social verrà lanciato non prima dei due, tre mesi.
Su TikTok spopolano i libri. Sul social network, spesso sotto accusa per problemi di privacy, non ci sono solo challenge pericolose, ma anche recensioni flash di libri realizzate da influencer under 25. All’hashtag #booktok corrispondono video visti complessivamente 5,7 miliardi di volte; #booktokitalia e #booktokita rimandano a contenuti visti in totale quasi 28 milioni di volte.
Allarme Tik Tok: due bambini su dieci danno l’amicizia a sconosciuti. Secondo l’Osservatorio Nazionale Adolescenza, in Italia 3 bambini su 10 tra i 9 e i 10 anni hanno un profilo su Tik Tok, 1 su 10 della stessa età è su Instagram e, sempre 1 su 10, ha un canale Youtube. Secondo i dati dell’Osservatorio, 2 bambini su 10 fanno amicizia con utenti sconosciuti sui social. Dai dati emerge inoltre che il 36% dei bambini gioca in rete con utenti sconosciuti e interagisce direttamente con loro, il 96% guarda video su YouTube e il 43% su Tik Tok.
Pronto al debutto in Italia Google News Showcase: la società ha stretto accordi con i principali editori, tra cui GEDI, Rcs, Sole 24 Ore, per il lancio della piattaforma che ripaga i contenuti di qualità e che sarà una buona fonte d’integrazione dei ricavi per gli editori premium.
Telegram come un nuovo Clubhouse. Una nuova funzionalità della piattaforma, chiamata Voice Chat 2.0 all’interno della sua app per Android. Le chat audio di Telegram però si discostano dalla concorrenza per un paio di elementi unici: ad esempio, i partecipanti possono decidere di restare “anonimi”, scegliendo di farsi elencare semplicemente tra gli ascoltatori, senza rivelare il loro vero nome o nickname. L’aggiornamento arriva quasi in concomitanza con il lancio pubblico di Twitter Spaces.