E’ scattata l’offensiva dei media ufficiali cinesi contro le aziende occidentali, con un appello al boicottaggio giorni dopo che l’Unione Europea ha deciso di sanzionare per violazioni dei diritti umani quattro dirigenti della Repubblica Popolare coinvolti nelle detenzioni di massa di uiguri nella provincia dello Xinjiang e lo Xinjiang Production and Construction Corps Public Security Bureau. Dalle sanzioni, le prime critiche contro aziende occidentali sono arrivate ieri dalla Cctv, secondo la quale i cinesi avrebbero “boicottato le aziende indisciplinate”, con un riferimento a H&M, che lo scorso anno ha annunciato che avrebbe fermato l’acquisto di cotone dallo Xinjiang.

E oggi marchi come Adidas, Nike e New Balance sono stati accusati di “affermazioni dure” riguardo lo Xinjiang dal Global Times, voce all’estero del governo di Pechino. Nel mirino anche Burberry e Zara. Pechino ha già protestato con forza per le sanzioni dei 27, che si sono mossi in accordo con Stati Uniti, Canada e Regno Unito e subito è scattata la rappresaglia con sanzioni contro le stesse istituzioni dell’Ue, parlamentari e think tank europei.