Colao: servono tempi ragionevoli per permessi lavori reti; ragazzi studino materie stem; dati sono nuovo petrolio ma invece di scarseggiare aumentano

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“Vogliamo l’edge computing, vogliamo il 5G ma dobbiamo essere in grado di dare permessi per realizzare queste cose non in 210 giorni ma in un numero ragionevole” di giorni. A sottolinearlo il ministro dell’Innovazione e della Transizione digitale Vittorio Colao intervenendo a un convegno del Centro di economia digitale sulla sovranità tecnologica.

Vittorio Colao (foto Olycom)
Vittorio Colao (foto Olycom)

Il ministro ha messo anche l’accento sulla necessità di far crescere le skill digitali tali da portare il paese a competere a livello internazionale dove regnano “due grandi sovrani, quello americano che è sovrano dell’innovazione e poi un sovrano della sperimentazione che è la Cina: noi siamo tra questi due e dobbiamo collaborare e competere”. Per questo i ragazzi devono studiare materie stem (Science, Technology, Engineering and Mathematics, NDR)” ha affermato Colao indicando che in Italia “non voglio avere campioni nazionali voglio avere atleti di livello internazionale”.

 

Il possesso dei dati per un paese vale oggi cio’ che nel secolo scorso rappresentava il petrolio, senza il limite di una risorsa naturale che tende a esaurirsi. E’ l’equivalenza che traccia l’Ad di Tim Luigi Gubitosi indicando il potere delle grandi piattaforme nel corso del convegno del Centro di economia digitale e spiegando che la “sovranità tecnologica è un concetto sfumato e progressivo”.

“Il ricorso al numero di brevetti come proxy del livello di sovranità digitale di un paese coglie solo un aspetto del potere digitale” di uno Stato, spiega. “Questo si misura anche in ragione della forza esercitata a livello globale e l’elemento chiave per determinarla è la mole di dati che gestiscono e l’impatto della piattaforma” afferma l’Ad.

“La gestione dei dati ha assunto una importanza così fondamentale nel progresso economico da essere spesso paragonato all’impatto dell’economia del petrolio nel secolo scorso, ma – dice Gubitosi – il petrolio è una risorsa naturale scarsa invece i dati sono prodotti in quantità sempre più importante ogni anno e l’effetto piattaforma fa’ si’ che tendono a accumularsi nelle mani di pochi soggetti. Il che fa’ sì che oggi la sovranità digitale si misura con la quantità e qualità dei dati di cui un paese o di cui le imprese che stanno in un paese possono disporre” conclude.