“Stiamo lavorando da giorni con i rappresentanti delle categorie ed esercenti, la prossima settimana al Cts porteremo proposte concrete” con l’obiettivo di riaprire il prima possibile in sicurezza. Lo dice il ministro della cultura Dario Franceschini aprendo la conferenza stampa di presentazione del Festival dei due mondi di Spoleto. Le regole
“già consentono la riapertura in zona gialla – dice – stiamo immaginando condizioni di sicurezza ulteriori che consentano di aumentare le presenze anche per gli spettacoli all’aperto di cui l’Italia è ricchissima. Musica e arte devono tornare a riempire le piazze”.
Certo, sottolinea Franceschini, “siamo tutti legati all’andamento della pandemia, alla curva dei contagi. Già le norme in vigore prevedono la possibilità di riaprire cinema teatri e musei in zona gialla e speriamo che questo possa avvenire il prima possibile, le regole che tengono tutte le regioni in rosso e arancione valgono fino al 30 di aprile, vedremo con il governo con il Parlamento con il Cts le regole che consentiranno alle singole regini di tornare ad un passo verso la normalità. In quel caso la legge già prevede nelle regioni in giallo la riapertura di cinema, teatri, musei”.
Ma è da giorni, ripete il ministro, che con le categorie interessate e le associazioni dello spettacolo, gli enti locali si sta lavorando anche per trovare “condizioni di maggiore sicurezza” che consentano di aumentare il numero delle presenze possibili agli spettacoli al momento fissati in 200 al chiuso e 400 all’aperto.
“Non posso anticiparle – sottolinea – ci sono arrivate le proposte delle categorie e le stiamo discutendo, ne discuteremo con il Cts perché io ritengo assolutamente fondamentale, soprattutto per gli spettacoli all’aperto come il Festival di Spoleto, di cui l’Italia è ricchissima di tradizioni e di luoghi – sottolinea il ministro, come riporta Ansa – per avere regole che garantiscano sicurezza ma che rendano possibile fare quegli spettacoli con numeri di persone più significativi e più importanti, naturalmente sperando che la curva di contagi consenta anche questo, siamo ottimisti, e quindi in particolare per la stagione estiva, bisogna che troviamo delle regole e anche con forme di sperimentazione , ma delle regole che consentano di riempire le nostre piazze, le nostre strade le nostre città di musica, di arte, di danza di spettacolo, quelle cose belle che aiutano la ripartenza del Paese”.
Da qui la promessa di presentarsi la prossima settimana al Cts “con proposte molto concrete e spero che questo consentirà a tutti e al Festival di Spoleto di fare il più possibile interventi davvero in presenza. Quanto all’on line, “deve restare soltanto un’integrazione, perché lo spettacolo si chiama dal vivo e significa proprio questo: deve essere dal vivo”.