Da oggi nuove restrizioni sono in vigore a Tokyo, Kyoto e Okinawa per frenare un’impennata dei contagi, a meno di 100 giorni dall’apertura delle Olimpiadi. Il premier Yoshihide Suga ha optato per la chiusura alle 20 di attività commerciali e ristoranti nelle aree densamente abitate, il limite degli eventi a 5 mila partecipanti e multe per quanti violeranno i provvedimenti. A Tokyo le restrizioni rimarranno in vigore fino all’11 maggio mentre nelle prefetture di Kyoto e Okinawa termineranno il 5 maggio.
Come riferisce Agi, provvedimenti simili sono già stati adottati a Osaka, Hyopo e Miyagi, in un contesto di ripresa dei contagi che fa temere una possibile nuova ondata. Secondo il Japan Times per diversi giorni consecutivi nella capitale nipponica il numero di casi ha superato la soglia dei 500 casi positivi.
E se tali restrizioni sanitarie non dovessero bastare, il premier Suga ha assicurato che il governo adotterà azioni geograficamente mirate per evitare che cluster locali portino ad una nuova impennata dei casi su scala nazionale.

Il 21 marzo, quando lo stato di emergenza è stato revocato, Tokyo da sola registrava 323 casi contro 1.460 a livello nazionale. La ripresa dei contagi viene in parte imputata alla lentezza della campagna di vaccinazione. Da oggi dovrebbe prendere il via quella dei cittadini a partire da 65 anni, un gruppo di 36 milioni di persone. Tra le categorie prioritarie della campagna vaccinale rientrano gli atleti che parteciperanno alle Olimpiadi e Paralimpiadi.
I Giochi olimpici Tokyo 2020, slittati di un anno a causa della pandemia, si apriranno il 23 luglio per concludersi l’8 agosto, seguiti dalle Paralimpiadi dal 24 agosto al 5 settembre. Entro fine aprile il governo dovrebbe rendere noto le linee guida organizzative della competizione sportiva tenuto conto del particolare contesto sanitario.