Aggrediti in strada a colpi di catena. È quello che è successo a Cuneo alla giornalista Carmen La Gatta e alla troupe della trasmissione di Rete 4 ‘Fuori dal coro’, condotta da Mario Giordano, mentre tentavano di intervistare una coppia nell’ambito di un servizio sui ‘Ladri di casa’.Come si legge nella newsletter della Fnsi, la troupe, accompagnata da due uomini della sicurezza, è stata ‘affrontata’ dall’uomo, che ha anche rotto il finestrino dell’auto nella quale La Gatta si era rifugiata in attesa dell’arrivo della polizia, mentre la donna continuava a minacciare la giornalista.

A conclusione del servizio, andato in onda nella puntata di martedì 13 aprile, la cronista mostra le ferite riportate alle mani e al volto: per lei, spiega il conduttore, una prognosi di venti giorni dopo le cure al pronto soccorso di Cuneo. Nell’aggressione sono rimasti feriti anche i due addetti alla sicurezza.
A Carmen La Gatta e agli operatori della troupe «aggrediti con inaudita violenza» esprimono “tutta la solidarietà” i colleghi e le colleghe del Comitato di redazione di Videonews Mediaset, che augurano alla giornalista “una pronta guarigione” e chiedono alle autorità competenti di accertare le responsabilità di quello che ritengono “un grave attacco alla libertà di esercitare la professione giornalistica”.
Al fianco di Carmen La Gatta e della troupe di ‘Fuori dal coro’ la Federazione nazionale della Stampa italiana, che, oltre a manifestare la vicinanza del sindacato dei giornalisti italiani, «è pronta a fornire ai colleghi aggrediti sostegno e supporto in tutte le iniziative che decideranno di intraprendere».
Il cdr di Videonews “esprime tutta la solidarietà alla giornalista Carmen La Gatta di ‘Fuori dal coro’ e agli operatori della troupe aggrediti con inaudita violenza in strada a Cuneo da due persone”. L’episodio è avvenuto l’11 aprile scorso, durante le riprese per un servizio sulle occupazioni abusive.
“Auguriamo alla collega – si legge nella nota del Cdr di Videonews – una pronta guarigione e chiediamo alle autorità competenti di accertare le responsabilità di quello che riteniamo un grave attacco alla libertà di esercitare la professione giornalistica”.