L’evoluzione tecnologica degli ultimi anni dimostra “che non esistono tecnologie a prova di futuro”. A sottolinearlo, parlando a un webinar, l’ad di Tim, Luigi Gubitosi. “Oggi parliamo di 5G, questo vuol dire che il 25 anni abbiamo avuto 5 generazioni diverse di tecnologia – ha ricordato – Mentre stiamo implementando il 5G, stiamo già avendo le prime riunioni per il 6G”. Secondo il manager – riferisce Agi – questo significa che “quando progetti qualcosa per i prossimi 10 anni sai quale sia lo stato attuale, ma sai anche che le cose cambieranno”; per questo, ha concluso Gubitosi, “è necessario avere una grandissima flessibilità, anche mentale”.
Per progredire sul fronte del digitale non bisogna puntare solo sulle infrastrutture ma anche sulle competenze e la formazione. A sottolinearlo è l’ad di Tim, Luigi Gubitosi. Dopo aver ricordato l’impegno dell’azienda nell’ultimo anno per portare connettività e strumenti su vari fronti – dai carceri e dagli ospedali alle piattaforme per la didattica a distanza -, il manager ha spiegato che per il futuro “la formazione è la parte più difficile, più di quella infrastrutturale”.
“Nel Recovery tutti parlano di soldi per le infrastrutture, e questo ci fa piacere, ma la parte più delicata è quella delle competenze digitali, su cui serve una formazione di grande qualità”, ha concluso Gubitosi.