L’Unione europea detta i limiti dell’Intelligenza artificiale: evitare sorveglianza e manipolazione di massa

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Facebook, organismo vigilanza esaminerà richieste rimozione di contenuti dannosi. L’Oversight Board di Facebbok, l’organismo di Vigilanza indipendente definito una sorte di Corte suprema degli utenti, estende le sue competenze. Inizierà ad accettare anche richieste di rimozione di “contenuti dannosi” presenti sul social network, fino ad ora l’organismo era stato incaricato di esaminare soltanto i casi in cui il contenuto fosse stato rimosso in modo improprio da Facebook o Instagram.

Boom dei pagamenti con riconoscimento facciale. Nel 2025 le persone che useranno il riconoscimento facciale per autorizzare i pagamenti saranno oltre 1,4 miliardi nel mondo, contro i 671 milioni attuali. Un incremento pari al 120%.

Rebranding in corso per l’EPA. “Il reclutamento e l’assunzione di talenti STEM di alto livello inizia con il fatto che il marchio federale stesso è stato danneggiato“, ha affermato Max Stier, presidente e CEO di Partnership for Public Service. “La chiusura del governo, il blocco delle assunzioni, la retorica negativa, l’interferenza politica hanno offuscato il brand”. Sotto una nuova leadership l’agenzia sta cercando di rivoluzionare la propria immagine, affrontando il cambiamento climatico con un nuovo obiettivo: la giustizia ambientale.

Intelligenza artificiale, i primi paletti dell’Ue contro sorveglianza e manipolazione di massa. Due sono i punti chiave. Il primo: alcune tecnologie di IA, considerate pericolosissime, saranno vietate in Europa. E sono quelle per la sorveglianza di massa e quelle usate per manipolare i nostri comportamenti, decisioni e opinioni a nostro danno. Il secondo: ogni azienda dovrà valutare se la propria tecnologia di IA sia ad “alto-rischio”. L’Europa immagina anche super-sanzioni per le aziende che violano i divieti: pagheranno fino al 4 per cento del loro fatturato mondiale. Proprio come quelle previste dalla normativa europea Gdpr sulla privacy.

Il braccialetto di Facebook legge nella mente. Svelato il prototipo del dispositivo da polso collegato a un visore che tradurrà gli impulsi cerebrali in un’interfaccia di realtà aumentata. Le interfacce neurali (in inglese “Brain­Computer Interface” o più semplicemente BCI) ci permetteranno infatti di comunicare in modo istantaneo con i computer.