Le accuse dei sindacati ad Amazon: “L’azienda ha interferito nel voto del referendum”

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Restyling per il logo di Olivetti. Olivetti, digital farm per l’internet of things del gruppo Tim, ha presentato ieri il restyling del logo in una veste cromatica “più vibrante, in continuità con la sua storia, e introducendo il verde, il bianco e il rosso del tricolore per evocare con orgoglio l’importanza del made in Italy di cui la società è sempre stata portavoce”, si legge in una nota della società.

Crescita dei libri durante il lockdown. Cresce del 27% la vendita dei libri online durante la pandemia: dal primo gennaio al 28 marzo le vendite dei libri a stampa a prezzo di copertina nei canali trade (librerie, online e Gdo) sono cresciute del 26,6%, raggiungendo i 377,9 milioni di euro, e del 26,7% a copie vendute (salite a quota 24,9 milioni) rispetto allo stesso periodo all’anno precedente. Un incremento importante che si accompagna alla crescita dei lettori saliti al 61% nel 2020 nella fascia d’età 15-­74 anni, contro il 58% dell’anno precedente.

Il sindacato ad Amazon: voto da rifare. Dopo la sconfitta alla consultazione del 10 aprile sull’ingresso del sindacato in azienda, i lavoratori di Amazon in Alabama chiedono un nuovo referendum. Secondo la Retail, Wholesale and Department Store Union (Rwdsu), l’organizzazione che ha promosso il referendum, il voto sarebbe stato falsato dalla stessa Amazon, accusata di aver interferito impropriamente durante la votazione. L’organizzazione ha presentato alla National Labor Relations Board una petizione in cui accusa Amazon di aver «creato un’atmosfera di confusione, coercizione e paura di rappresaglie» tra i dipendenti, e che quindi «ha interferito con la libertà di scelta dei lavoratori».

Avaaz: Facebook non filtra le fake news. Secondo l’ultimo rapporto dell’organizzazione governativa Avaaz, la disinformazione sul Covid in Europa avrebbe una corsia preferenziale, almeno su Facebook. Stavolta emergerebbe una netta disparità fra gli interventi per bloccare le bufale sulla pandemia negli Stati Uniti e quelli invece avvenuti in altri Paesi come l’Italia, la Spagna e la Francia. Secondo Avaaz, mentre in Inghilterra solo il 29% dei post che hanno diffuso le false teorie è riuscito a superare le barriere di Facebook, in Italia si arriva al 69%, segue il francese con il 58%, il portoghese con il 50% e lo spagnolo con il 33%.

Secondo una recente analisi di Webfleet Solutions, la maggioranza dei veicoli commerciali leggeri in Europa potrebbe essere sostituita da mezzi elettrici. La considerazione si basa sui dati di guida anonimi e aggregati di circa 100mila veicoli connessi di oltre 5mila flotte in tutta Europa, partendo dal presupposto che se un mezzo percorre meno di 300 chilometri al giorno in un periodo di 12 mesi, potrebbe essere vantaggioso sostituirlo con un veicolo a emissioni zero.