Produzioni di audiovisivi, crescono le perdite. Banijay argina il calo, Fremantle soffre di più

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Se la produzione di audiovisivi è in crisi in tutto il mondo, a causa dei ‘fermi’ imposti dalla pandemia, c’è chi soffre di più e chi di meno.Per questa ragione la perdita di 62 milioni di dollari (51 milioni di euro) di ricavi che Banijay ha subito in quest’anno non è solo una notizia drammatica. Da una parte, bisogna infatti tener conto che la fame di nuove produzioni sta crescendo a vista d’occhio e quindi – nonostante alcuni dati previsionali di Netflix sugli abbonamenti si siano rivelati eccessivamente ottimistici, come sottolinea Le Figaro – il mercato è destinato a ripartire a breve.

Dall’altro lato, nell’ottica del ‘mal comune mezzo gaudio’ la società – che ha completato l’acquisizione da 2,2 miliardi di dollari di Endemol Shine Group lo scorso anno, diventando così il più grande produttore indipendente al mondo – sembra uscire meno peggio di tante concorrenti dal periodo buio.

Cathy Payne, Banijay

Secondo i dati forniti dal sito di notizie di spettacoli Deadline, l’ EBITDA dei produttori del ‘Grande fratello’ e di ‘Survivor’ è sceso del 13%, da 385 milioni di euro nel 2019 a 334 milioni di euro lo scorso anno. La situazione però della concorrenza e di altri produttori europei è peggiore.
ITV Studios è stato uno dei primi ad ammettere perdite imponenti, con un EBITDA che a marzo è calato del 43% (pari a 152 milioni di sterline).
Sempre secondo i dati di Deadline, anche Fremantle, il produttore di ‘X Factor’, ha avuto un calo imponente: -39% rispetto ai 142 milioni di euro del 2019. Mentre Red Arrow Studios, di proprietà della tedesca ProSiebenSat.1, ha sofferto leggermente meno, attestandosi su un -12,6% e 42 milioni di euro.

Gabriele Immirzi, ceo di Fremantle Italia

Per quanto non abbia rilasciato dichiarazioni ufficiali, Banijay fa comunque sapere che in questo periodo complicato a reggere meglio sono stati i prodotti ‘non-scripted’, mentre fiction e serie sono state le più colpite dallo stop di produzione. A conferma, la ripresa veloce dei diversi ‘Grande Fratello’ sparsi nel mondo.
L’agenzia di credito Fitch mantiene però per Banijay un rating B con una “prospettiva negativa” alla fine di marzo, in gran parte a causa del suo debito di 2,4 miliardi di euro, dovuto anche all’acquisizione di Endemol Shine Group. Effetto negativo mitigato tuttavia, secondo Fitch, “dalla capacità di Banijay di mantenere il margine EBITDA grazie alla sua struttura dei costi flessibile e alla parziale realizzazione delle sinergie di integrazione”.