Primo trimestre in miglioramento per Mondadori. La società ha dimezzato le perdite con un risultato netto negativo per 10,2 milioni di euro rispetto a -19,1 milioni di euro del 31 marzo 2020. I dati principali approvati dal cda mostrano un Ebitda adjusted positivo per 1,1 milioni di euro contro il -3,1 milioni di euro del 31 marzo 2020 e ricavi in aumento (+7%) a 144,8 milioni di euro. E ancora: Pfn ante Ifrs16 a -47,9 milioni di euro, in miglioramento di circa 50 milioni di euro ”grazie alla continua positiva generazione di cassa ordinaria pari a 60,4 milioni di euro.
”L’andamento positivo registrato nei primi mesi dell’esercizio, grazie in particolare al significativo trend di crescita sperimentato dal mercato del libro, così come la prosecuzione della rilevante generazione di cassa del Gruppo -si sottolinea in una nota- consentono di prevedere a livello consolidato – e sulla base dell’attuale perimetro – un miglioramento delle stime precedentemente comunicate”.
La società sottolinea che ”i ricavi attesi per l’esercizio 2021 mostrano una leggera crescita (low single-digit), a sostanziale conferma della precedente stima derivante da: – il miglioramento dell’evoluzione dei ricavi del segmento Libri Trade rispetto alle attese di inizio anno legato alla maggiore crescita del mercato del libro, seppure con una graduale normalizzazione rispetto al trend rilevato nel primo trimestre; – lo slittamento della ripresa delle attività museali e un più graduale recupero dei ricavi dell’area Retail ascrivibili all’impatto delle più stringenti misure restrittive rispetto a quanto precedentemente ipotizzato”.
Quanto all’attuale previsione dell’Ebitda Adjusted ”riflette un contributo netto moderatamente migliorativo derivante dal combinato delle dinamiche descritte al punto precedente, al quale si aggiunge l’effetto dei ristori assegnati al Gruppo a titolo di indennizzo delle attività museali: di conseguenza la marginalità a livello consolidato è attesa collocarsi nella parte alta del range precedentemente comunicato (11%-12%), ovvero nell’intorno del 12% dei ricavi”.
Il risultato netto dell’esercizio 2021 ”è confermato in forte crescita anche per due effetti “oneoff”: – il ricorso da parte del Gruppo all’agevolazione derivante dal riallineamento fiscale di parte dell’attivo immateriale che consentirà la contabilizzazione di una rilevante componente fiscale positiva; – l’impatto sul risultato del 2020 della svalutazione di alcune poste patrimoniali che attualmente non è prevista per il 2021”.
Anche per quanto concerne l’indebitamento finanziario del Gruppo, ”è ragionevole aspettarsi un miglioramento delle precedenti previsioni dovuto alla prosecuzione della robusta generazione di cassa registrata dal business nell’ultimo semestre: in particolare, la nuova aspettativa è che il cash flow ordinario possa collocarsi in un intervallo compreso tra 50 e 55 milioni di euro (rispetto al precedente range di 40-45 milioni) che consente di confermare il conseguimento – prima degli impatti derivanti dall’adozione dei principi contabili previsti dall’IFRS16 – di una posizione finanziaria netta consolidata positiva a fine esercizio. Considerando viceversa gli impatti dell’IFRS16 è lecito assumere che l’indebitamento finanziario di Gruppo risulti non superiore a 0,7x Ebitda Adjusted (dal precedente 0,8x)”.

“Nel primo trimestre il Gruppo Mondadori ha registrato un significativo incremento della redditività determinato, da un lato, dalla crescita double digit dei ricavi dell’area Libri, dall’altro, dalla prosecuzione delle azioni di contenimento dei costi operativi e di struttura, in particolare nelle aree Media e Retail”. Così Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori commenta i conti trimestrali.
”Questi risultati si inseriscono in un avvio d’anno caratterizzato da uno straordinario dinamismo del mercato librario, supportato dalla maggiore propensione alla lettura manifestata dagli italiani durante i mesi di pandemia. Tale evoluzione, unita alla prolungata e migliorata generazione di cassa ordinaria e alla maggiore efficienza strutturale della società, rappresenta un’ulteriore dimostrazione della solidità del Gruppo Mondadori e consente di guardare con ottimismo sia ai prossimi mesi dell’esercizio sia alle prospettive di medio termine”, ha dichiarato Antonio Porro, amministratore delegato del Gruppo Mondadori”.