Manifestazione della Fnsi il 20 maggio a Roma, anche Usigrai aderisce alla mobilitazione: Situazione del lavoro drammatica

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“È necessario rimettere al centro del dibattito pubblico i temi che riguardano l’informazione nel nostro Paese. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza non assegna la giusta attenzione a chi fa informazione, attività essenziale e fondamentale per la tenuta delle istituzioni democratiche e far crescere un’opinione pubblica matura. Nessun segnale concreto dal governo e dal Parlamento giunge su questioni fondamentali che riguardano la libertà, i diritti, la dignità del lavoro di chi ogni giorno si sforza di aiutare i cittadini a conoscere e a comprendere. Serve un cambio di passo, un patto per l’articolo 21 della Costituzione”. Per richiamare l’attenzione delle istituzioni sulle difficoltà strutturali dell’informazione e sull’assenza di politiche per il lavoro, giovedì 20 maggio il Consiglio nazionale della Fnsi si riunirà in piazza, davanti a palazzo Montecitorio, dalle 10 alle 12.

Raffaele Lorusso, segretario generale della Fnsi (Foto Ansa/Fabio Frustaci)

Come riferisce Ansa, l’iniziativa sarà presentata nella conferenza stampa in programma domani, martedì 18 maggio 2021, alle 15.30, nella sede della Federazione nazionale della Stampa italiana, in corso Vittorio Emanuele II, 349 (sala Walter Tobagi, secondo piano), a Roma. Il segretario generale e il presidente della Fnsi, Raffaele Lorusso e Giuseppe Giulietti, illustreranno le iniziative di mobilitazione promosse dal sindacato. Sarà presente la presidente dell’Inpgi, Marina Macelloni.

L’Usigrai aderisce alla mobilitazione della Fnsi – “La situazione del lavoro nel mercato giornalistico è drammatica: precariato dilagante, prepensionamenti, equo compenso dimenticato – sottolinea l’Usigrai in una nota -. Tutto questo aggrava la drammatica situazione dell’Inpgi. I giornalisti i loro compiti a casa li hanno fatti e li stanno facendo: con riforme e riduzione dei costi. L’Inpgi ha sostenuto la categoria nella peggiore crisi editoriale di sempre, costata all’Istituto 500 milioni di euro in ammortizzatori sociali. Ora tocca al governo mettere in campo i provvedimenti promessi per assicurare la tenuta dell’Istituto. Consentire lo smantellamento dell’Inpgi vuol dire mettere a rischio le pensioni di giornalisti in attività, oltre ad aprire la strada più grande alla cancellazione dell’autonomia dei giornalisti”.   

“I temi sul tavolo sono numerosi – si legge ancora -. Ci uniamo alla Fnsi nell’appello al presidente del Consiglio Mario Draghi ad aprire il confronto per un patto per l’articolo 21 della Costituzione. Per questo giovedì saremo in piazza Montecitorio”.