La carriera di Marcella Logli, marketing e strategy director dell’azienda vitivinicola Umberto Cesari, qualche mese fa ha svoltato radicalmente.
Già quando lavorava per Apple, Olivetti e Tim, e più tardi per il Gruppo San Donato, Logli coltivava una passione per il mondo dell’enologia e aveva seguito – lei ingegnere informatico – tre anni di corso con seguente diploma da sommelier.
L’incontro con l’azienda emiliana di Castel San Pietro e con il proprietario Gianmaria Cesari, figlio del fondatore Umberto, è arrivato nel momento in cui “dopo 30 anni in aziende super impegnative e prestazionali volevo dedicarmi a qualcosa più in linea con le mie passioni ed emozioni. Lavorare con il vino ti fa apprezzare il rispetto delle stagioni, dei giusti tempi”.
Nella Umberto Cesari la Logli porta d’altra parte le competenze formate nel corso della carriera, per lavorare a “un brand più moderno e digitale: in genere le aziende di beverage sono orientate al prodotto, noi puntiamo anche molto sul discorso marketing”. La strategia si basa su tre valori fondanti: heritage (l’azienda, prima in Emilia-Romagna, ha 60 anni di vita), sostenibilità (niente concimi chimici, prodotti naturali, vitigni nel rispetto delle qualità del terreno), innovazione.

Fra le prime iniziative, “abbiamo dato vita al wineclub, una community di nostri ambassador, rinnovato il sito e puntato sull’ecommerce in un momento in cui i negozi erano chiusi e cresceva l’acquisto online. Inoltre, abbiamo organizzato #AcasaConNoi, primo esempio di degustazione da remoto, con la partecipazione della sommelier Daniela Iogna. Adesso, dal 26 maggio, presentiamo corsi di yoga una volta al mese, con Francesca Senette, e abbiamo un format – Vincontro – di appuntamenti conviviali dove si scoprono storie di ecellenza della Romagna nel campo dell’arte, della tecnologia, della medicina, degustando vini appropriati all’esperienza. Il 10 giugno avremo anche uno spettacolo basato su vino e magia con il mago Antonio Casanova, a fine luglio un ‘cardiochef’ ci parlerà scientificamente di vino e cuore. E poi tanti altri appuntamenti”.
Fra tutti questi eventi, cruciale è però la nascita di un nuovo prodotto. Si chiama ‘Solo’ ed è un Merlese, unico vitigno impollinato da Merlot e Sangiovese. “Il nome ci è stato ispirato dalla pandemia: non significa solitudine, ma si riferisce alle caratteristiche da cui prendere forza per andare avanti, un’anima che nasce da due vitigni diventati una cosa sola”.
Il pay off ‘Solo: armonia’ vuol dire che la comunicazione online e offline, il modo in cui si parla con gli stakeholder o si organizza un evento: “Tutto deve essere riconducibile a una modalità di comunicazione armonica”.
Al rosso ‘Solo’ si aggiungerà in giugno la campagna per il rosé ‘Costa di rose’, perfetto aperitivo per le serate estive, che punterà “sull’ora più rosa del giorno, quella del tramonto”.
Poi, il sogno di Marcella Logli è una campagna del bere consapevole per i ragazzi: il vino come “momento di gioia e convivialità che non ha a che fare l’ubriacarsi”. Si dice spesso che il target più giovane preferisce shots, cocktail e superalcolici. Però sui social della Umberto Cesari, da quando è arrivata la direttrice marketing e strategy, il target dei 25-35 anni sta aumentando molto e su Instagram si è passati da 2 mila follower a più di 31 mila, tra cui tanti influencer e giovani enologi.