“Egregio dott. Lucia, la informo che la Commissione, che mi onoro di presiedere, ha convenuto unanimemente sulla proposta di non procedere alla sua richiesta di essere audito e di invitarla nuovamente a trasmettere una memoria, nella forma che reputa più appropriata, nella quale potrà evidenziare le sue considerazioni in merito ai fatti ed alle circostanze relativi al Concerto del primo maggio”. Inizia così la lettera, di cui l’Adnkronos è in possesso, inviata questa mattina a Fedez dal presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Alberto Barachini. Una lettera cui il rapper, circa dieci minuti dopo, ha risposto con tre emoticon a forma di pagliaccio.

“Si è ritenuto – ha spiegato Barachini a Fedez nella missiva – di non poter accogliere la sua richiesta di audizione, tenuto conto del quadro normativo e regolamentare che disciplina l’attività e le competenze della Commissione, sede in cui non si svolgono audizioni di soggetti esterni all’azienda concessionaria del servizio pubblico in casi, come quello di specie, di supposte violazioni degli obblighi del contratto di servizio e conseguente responsabilità dell’Azienda. Peraltro, alla luce del mandato che la Rai ha conferito ai propri legali di procedere in sede giudiziaria nei suoi confronti, in relazione all’illecita diffusione dei contenuti dell’audio e alla diffamazione aggravata in danno della società e di una dipendente della stessa, avvenuti in occasione del Concerto del primo maggio e della sua preannunciata intenzione di presentare una querela, l’audizione di una delle parti direttamente in causa in tale controversia legale si rivelerebbe ancora più inopportuna, oltre che non rispettosa nei confronti dell’autorità giudiziaria. Nel confermarle la possibilità di inviare una memoria che sarà sottoposta alle valutazioni della Commissione – ha concluso il presidente Barachini – le invio i miei migliori saluti”.